Jenin, Israele arresta più di cento lavoratori palestinesi

Jenin-InfoPal. Fonti palestinesi per i diritti umani hanno riferito che all’alba di mercoledì 26 giugno, le forze di occupazione hanno arrestato più di 100 lavoratori palestinesi nel villaggio di Barta’a al-Sharqiya, isolato dietro al Muro di separazione, nei pressi della città di Jenin (nord della Cisgiordania).

In un comunicato stampa, la Società dei prigionieri palestinesi ha reso noto che “le forze di occupazione hanno preso d’assalto il villaggio, irrompendo in alcune case, abitate da lavoratori provenienti da tutte le città della Cisgiordania, e aggredito alcuni abitanti del posto”. “Gli inseguimenti e gli arresti sono stati compiuti in modo barbaro”, ha aggiunto il comunicato.

Ragheb Abu Diak, direttore della società a Jenin, ha dichiarato:”Perseguitare i lavoratori palestinesi fa parte del feroce attacco condotto contro tutti i segmenti del popolo palestinese”. Ha esortato le organizzazioni internazionali, e quella dei lavoratori in particolare “ad impegnarsi per costringere il governo israeliano ad applicare le convenzioni internazionali in materia di diritti dei lavoratori”.

Stando al comunicato della società, Ghassan Qabha, capo del Consiglio contadino di Barta’a, avrebbe riferito che gli arresti “sono avvenuti senza giustificazione alcuna, ben lontani da qualsiasi valore umano, e nel quadro di un piano sistematico atto a privare i palestinesi dai loro mezzi di sostentamento”. “Tutti gli arrestati sono dei lavoratori disarmati, il cui unico scopo è quello di garantire una vita dignitosa per sé e per i propri familiari” ha concluso il capo del Consiglio contadino.