Jihad Islamico: ‘Entreremo nell’Anp solo con la fine di Oslo’

Khan Younes – Safa. “Il Jihad Islamico entrerà a far parte dell’Autorità palestinese (Anp), e i suoi militanti potranno entrare negli apparati di sicurezza, a condizione che si annullino definitivamente e integralmente gli Accordi di Oslo”. Lo ha dichiarato il leader Khaled al-Batash.

Al-Batash, che è anche membro del Comitato delle Libertà, ha così riferito oggi, nel corso della riunione del Comitato, quando ha espresso ottimismo per l’intesa raggiunta dai componenti su passaporti, distribuzione della stampa e libertà di movimento.

“Nonostante il ritardo nell’applicazione, la questione del rilascio dei detenuti politici sta procedendo, ma da parte nostra (il Jihad), ci impegnamo a svelare l’identità politica che sarà responsabile di ostacolarne la soluzione, e questo nell’eventualità in cui non venga raggiunta entro al fine del mese corrente”.

Sulla commissione elettorale, al-Batash ha dato la piena disponibilità a lavorare nel suo ufficio alla supervisione delle legislative e delle presidenziali, e all’allestimento elezioni (seggi e candidati).

Nell’ultima riunione, il Comitato ha approvato un budget destinato alla compensazione del sangue dei caduti, nello specifico ai familiari delle vittime della divisione.

Shaykh Khader Habib, anch’egli leader del Jihad Islamico, ha definito “buoni” i rapporti con il governo di Gaza e ha parlato di sviluppi raggiunti nell’incontro tra la sua leadership e il premier Isma’il Haniyah.

Per quanto riguarda la strategia del suo Movimento, Shaykh Habib ha chiarito che principi e coordinamento siano sempre stati una caratteristica in tutta la loro storia.

“L’unità del Jihad Islamico palestinese rispecchia quella del resto dei paesi islamici”.

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