John Keer, direttore dell’ufficio della comunità europea a Gerusalemme, ha dichiarato: "La nostra posizione sugli assassinii mirati compiuti dagli israliani ai danni dei palestinesi è di chiaro rifiuto". Ma ha anche aggiunto: "Il movimento islamico di Hamas deve riconoscere i principi della comunità internazionale perché esso possa essere riconosciuto a sua volta".
Rifiutando le accuse rivolte agli europei di contrastare i risultati delle elezioni palestinesi, Keer sostiene che vi sia un malinteso: "Abbiamo sempre chiesto, e lo facciamo ancora ora, che Hamas accetti i nostri principi fondamentali affinché si possa dialogare. Tra questi principi vi è il riconoscimento di Israele, degli accordi firmati e la rinuncia al terrrorismo". E aggiunge che non è possibile avviare trattative tra le parti se non vi è riconoscimento reciproco. "E possibile arrivare allapplicazione della pace senza condannare il terrorismo e disarmare la popolazione?".
Per ciò che riguarda il visto di ingresso negato ai parlamentari di Hamas, Keer ha spiegato che ciascuno stato della comunità europea ha le proprie leggi in materia e che l’aver negato l’entrata ad alcuni deputati dipende dalle normative interne dei singoli paesi. "Non esiste una linea europea comune in questo senso", ha sottolineato, e ha aggiunto che la posizione della comunità europea è di condanna della politica di assassinio intrapresa da Israele, e che nel passato ha condannato tali violenze e che lo farà sempre. "Abbiamo informato il governo israeliano di questa nostra posizione".
Keer ha negato di essere a conoscenza dell’esistenza di un appoggio economico americano-europeo alla presidenza palestinese (a discapito del governo).