Di L.P. – 4 aprile 2020. Il 29 maggio 1958, Juliano Mer-Khamis nasce da Arna Mer, militante israeliana antisionista di orientamento comunista, e da Saliba Khamis, palestinese di religione cristiana e attivista dagli anni sessanta del Partito Comunista Israeliano.
Noto regista, documentarista ed attore, divenne celebre per il suo attivismo politico nel conflitto israelo-palestinese, con dure prese di posizione nei confronti dell’occupazione dei Territori palestinesi e della politica dello Stato di Israele in materia di insediamenti nelle zone occupate, era diventato famoso per il suo documentario Arna’s Children, nato da un progetto educativo alternativo di sua madre Arna, pensato per bambini che, piccolissimi, erano stati condannati a una vita di occupazione in un contesto tra i più difficili e complessi della Palestina.
Arna spiega a quei bambini il valore del dialogo e insegna loro ad esprimere ciò che sentono per risvegliare la loro consapevolezza, indirizzando rabbia e violenza nell’arte. A metà degli anni Novanta, sua madre muore a causa di un tumore e molti bambini perdono un punto di riferimento educativo e pedagogico in un luogo, come i Territori Occupati, in cui la vita è sempre più difficile da sostenere.
Juliano decide così di creare il documentario Arna’s Children, rappresentando le reali immagini di bambini uccisi durante gli scontri armati e come alcuni abbiano scelto la resistenza armata anche attraverso attentati suicidi.
Il 4 aprile del 2011 cinque colpi di pistola partono da un uomo con il volto coperto nel campo profughi di Jenin, estremo nord della Cisgiordania occupata, rivolti proprio contro Juliano che stava uscendo dalla sua auto. Così è morto il fondatore del Freedom Theatre, il Teatro della Libertà, ma a distanza di nove anni la sua memoria non è ancora scomparsa.