Kerry incontrerà i leader arabi per i colloqui di pace

Amman – Ma’an/AFP. Il segretario di Stato americano John Kerry mercoledì incontrerà i funzionari della Lega Araba, dopo il colloquio con il presidente Mahmoud Abbas per sbloccare il processo di pace.

Kerry e Abbas si sono incontrati per cinque ore in un hotel di lusso in Giordania dove hanno condiviso un tradizionale iftar, la cena che rompe la giornata del digiuno nel mese sacro del Ramadan.

“Hanno continuato la conversazione che stanno portando avanti in questi ultimi mesi, e hanno affrontato i recenti sviluppi nella regione”, ha riferito in una nota un alto funzionario del Dipartimento di Stato Usa.

I due uomini hanno anche “discusso i dettagli di un piano economico che potrebbe aiutare a sostenere l’economia palestinese”, attirando circa 4 miliardi di dollari in investimenti privati nei Territori Palestinesi.

Abbas ha ribadito che i Palestinesi e i paesi arabi non vogliono abbandonare il diritto di stabilire uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale, ha detto il portavoce presidenziale Nabil Abu Rudeina.

Il presidente aggiornerà i funzionari palestinesi sui dettagli dei colloqui, giovedì, ha aggiunto Abu Rudeina.

Kerry è alla sua  sesta visita nella regione per cercare di persuadere israeliani e palestinesi a riprendere i negoziati diretti congelati da quasi tre anni.

Kerry delineerà i progressi nel processo di pace in Medio Oriente entro mercoledì, quando incontrerà una delegazione della Lega araba.

La sua visita si svolge in un momento di “rabbia israeliana” per le  nuove linee guida dell’Unione Europea che impediscono ai 28 Paesi membri di finanziare progetti negli insediamenti illegali.

Un alto funzionario israeliano ha dichiarato che la mossa dell’Unione Europea  rischia di rivelarsi un ostacolo per gli sforzi diplomatici di Kerry.

E in effetti non ci sono piani immediati per Kerry per visitare Israele e per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu, a differenza dei precedenti viaggi nella regione quando faceva la spola tra Amman e Gerusalemme.

“Alcuni in Europa sembrano determinati a minare questo sforzo e a minare la possibilità di tornare a colloqui di pace israelo-palestinese”, ha detto il funzionario israeliano a AFP.

“Perché nessun leader palestinese dovrebbe entrare nei  negoziati quando ricevono ciò che vogliono senza trattative?”

I Palestinesi si rifiutano di tornare ai negoziati senza un congelamento delle attività di insediamento e l’accettazione da parte di Israele dei confini del 1967 come base per i negoziati sullo status finale. Israele afferma di volere colloqui senza “pre-condizioni”.

Non ci sono stati annunci di ripresa dei colloqui, dopo la  cena tra Kerry e Abbas, ma “hanno accettato di rimanere in stretto contatto”, ha riferito l’alto funzionario del Dipartimento di Stato.

Il capo della diplomazia statunitense discuterà anche della sollevazione in Egitto e del conflitto in Siria con i leader della Lega Araba in Giordania. Il governo ad interim egiziano prevede di inviare una rappresentanza.

Kerry sta anche valutando una visita ad un campo di profughi siriani in Giordania, che farebbe di lui il primo membro di spicco dell’amministrazione americana a vedere di persona la tragedia del conflitto, ormai al suo terzo anno.

La Giordania ospita circa 550 mila profughi che sono sfuggiti ai combattimenti, da quando il presidente siriano Bashar Assad, sostenuto da militanti di Hezbollah, cerca di reprimere una ribellione contro il proprio governo.

Non è certo che la visita di Kerry a un campo profughi avrà luogo, a causa di problemi di sicurezza e logistici. Lascerà la Giordania giovedì.

Kerry si incontrerà anche con il re di Giordania Abdullah II, mercoledì.

Traduzione per InfoPal a cura di Edy Meroli