Khatib: ‘Aldilà della decisione britannica, Shaykh Salah tornerà presto in Palestina’

Umm al-Fahm – InfoPal. Nelle giornate del 6 e e dell’8 febbraio la corte d’appello britannica si riunirà ancora sul caso di Shaykh Ra’ed Salah, capo del Movimento islamico in Israele (Territori palestinesi occupati nel ’48, ndr), sul quale pende la condanna di estradizione dal Paese decretata dalla Corte per l’immigrazione.

La notizia viene confermata dal legale Zahi Najidaat, portavoce del Movimento, responsabile di seguire il caso di Shaykh Salah.

Il vice di Shaykh Salah, Kamal Khatib, commenta così la notizia: “Il Movimento richiede che il nostro leader torni in Palestina, qualunque sarà la decisione conclusiva della giustizia britannica”.

Shaykh Salah, infatti, potrebbe non fare immediato ritorno insieme al gruppo di legali, in quanto è tenuto a restare sul suolo britannico fino all’emissione del verdetto, il quale non è atteso a conclusione delle prossime due udienze, bensì a distanza di una – due settimane.

Il 26 ottobre scorso, il tribunale per l’immigrazione di Birmingham si era pronunciato respingendo il primo appello degli avvocati di Shaykh Salah contro il decreto di espulsione.

Dopo una serie di difficoltà derivanti dalla natura preventiva della decisione (emessa direttamente dal ministero dell’Interno), il tribunale concesse ai legali un’altra possibilità di appello.