Khreishe: la riunione del Cairo ha deluso i palestinesi

Il Cairo-InfoPal. Hassan Khreishe, vice presidente del Consiglio legislativo palestinese, ha definito “deludenti” i risultati della riunione dei ministri degli esteri arabi, svoltasi sabato nella capitale egiziana Il Cairo e dedicata situazione nella Striscia di Gaza,, affermando che “i palestinesi non si aspettavo molto da questo incontro, vista la loro esperienza storica con queste riunioni”. 

Khreishe ha aggiunto: “Tuttavia, abbiamo constatato dei cambiamenti, tra cui il riconoscimento che i cosiddetti processo di pace e l’iniziativa araba, sono diventati parte del passato, e che una strategia nuova dovrà sostituirli”. 

Khreishe ha affermato che i ministri degli esteri arabi sono riusciti a “diagnosticare l’impotenza dei Paesi arabi e la loro incapacità di aiutare il popolo della Striscia di Gaza, ad eccezione delle somme di denaro donate”, notando che il ministro degli affari esteri del Qatar “è stato più diretto, quando ha affermato che i governi arabi hanno preso parte dell’assedio imposto su Gaza”. 

Egli ha sottolineato che la visita del segretario generale della Lega araba, insieme ad alcuni ministri degli esteri arabi nella Striscia di Gaza, “ha perso il suo splendore in quanto il primo ministro egiziano, e il ministro degli esteri tunisino li hanno preceduti”.

Il vice presidente del Consiglio legislativo palestinese ha espresso la propria delusione in merito alla riunione del Cairo, in quanto “gli unici provvedimenti sono stati: il rilascio dei fondi stanziati a favore di Gaza nel 2009, e trovare una copertura politica agli egiziani, in modo che possano rompere l’assedio imposto sulla Striscia di Gaza.Tali decisioni sono state sicuramente al di sotto alle aspettative”. 

E per quanto riguarda le reazioni dell’autorità palestinese all’aggressione israeliana sulla Striscia di Gaza, Khreishe le ha definite deludenti, aggiungendo che il presidente Mahmoud Abbas “ha affermato nel suo discorso che le controversie e la divisione interna palestinese sono oramai dietro alle spalle. Egli, in questo momento storico, avrebbe dovuto fare dei passi concreti e reali per porre fine alla divisione, e in primis, avrebbe dovuto sospendere i suoi incontri con gli israeliani, revocare la cooperazione con le forze di sicurezza del nemico che ha ucciso la nostra gente nella Striscia di Gaza, e liberare tutti i prigionieri politici”. 

Il politico palestinese concluso affermando che la resistenza è riuscita ad unire il popolo palestinese, la nazione araba e islamica, che auspicano la liberazione di tutti i territori occupati”.