Gaza-PIC. Lunedì Jamal al-Khudari, presidente del Comitato popolare contro l’Assedio, ha dichiarato che oltre 500 strutture economiche hanno tagliato i propri affari a Gaza a causa del blocco e delle politiche israeliane, mentre un quarto di milione di lavoratori sono attualmente disoccupati.
Khudari ha affermato in un comunicato stampa che numerose strutture sono state chiuse parzialmente o completamente per via del blocco, che dura da oltre dieci anni, e delle limitazioni israeliane imposte sull’economia di Gaza, come l’apertura parziale dell’unico valico disponibile, il divieto d’accesso di centinaia di tipi di beni e materie prime e il disturbo dei mercanti.
Ha evidenziato che Israele impedisce l’accesso di oltre 400 articoli, appositamente selezionati per garantire l’arresto di importanti industrie.
Tale divieto ha contribuito ad aumentare i tassi di disoccupazione e povertà: la disoccupazione supera il 50%, mentre l’80% dei residenti di Gaza vive al di sotto della soglia di povertà.
Khudari ha sottolineato che nel 2016 Israele ha ritirato 2mila permessi e carte di transito di mercanti e uomini d’affari di Gaza.
Khudari ha invitato la comunità internazionale a esercitare pressioni su Israele affinché ponga fine all’assedio, che viola la legge internazionale.
Traduzione di F.G.