Kuwait chiede che l’ONU ritenga Israele responsabile per i crimini contro i palestinesi

New York – MEMO. Il Kuwait ha chiesto martedì alla comunità internazionale, compreso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, di condannare l’occupazione israeliana ed i crescenti attacchi contro i civili palestinesi.

In una dichiarazione prima della sessione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulla situazione in Medio Oriente e sulla questione palestinese, il Consigliere kuwaitiano Abdulaziz Amash ha chiesto che i responsabili israeliani siano ritenuti responsabili dei loro ripetuti crimini, che includono l’espansione delle colonie, la demolizione di case, gli sfratti forzati e le restrizioni all’accesso e alla circolazione.

Il diplomatico kuwaitiano ha messo in guardia sull’urgenza di fornire protezione internazionale al popolo palestinese, in conformità alle proposte del Segretario dell’ONU, approvate dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Ha aggiunto che la pace, la sicurezza e la stabilità in tutto il Medio Oriente saranno raggiunte solo quando ai palestinesi saranno riconosciuti i loro legittimi diritti, compreso il loro diritto all’autodeterminazione.

Ciò, ha sottolineato, richiede la fine dell’occupazione israeliana illegale e l’indipendenza dello Stato di Palestina, con piena sovranità sul territorio occupato dal 1967, con Gerusalemme come sua capitale.

Il Kuwait ha, in numerose occasioni, utilizzato piattaforme internazionali per esprimere le sue ferme posizioni a sostegno dei diritti del popolo palestinese, condannare l’occupazione e rifiutare la normalizzazione.

Durante la sessione dell’ONU, i membri del Consiglio di Francia, Ecuador, Ghana e Emirati Arabi Uniti hanno espresso preoccupazione per l’aumento recente della violenza a Gerusalemme e hanno chiesto una “de-escalation delle tensioni”. Hanno espresso sostegno per i diritti dei palestinesi e hanno chiesto la fine della sofferenza del popolo palestinese.

Più di 750 mila palestinesi sono stati costretti ad abbandonare le loro case per fare spazio alla creazione dello stato di Israele. Da allora più di un milione sono stati detenuti dalle forze d’occupazione israeliane, molti per i post che hanno pubblicato sui social media e per resistere all’occupazione delle loro proprietà. Durante il mese sacro musulmano del Ramadan, due settimane fa, le forze d’occupazione israeliane hanno fatto irruzione nella moschea di al-Aqsa e hanno arrestato circa 400 fedeli musulmani.