L’esercito di occupazione israeliana penetra al centro della Striscia di Gaza. 4 i morti, numerosi i feriti.

Gaza – Infopal

Nel secondo giorno di festa musulmana, sono 4 i morti causati dall’invasione israeliane al Centro della Striscia di Gaza.

Quattro resistenti palestinesi sono stati uccisi e altri sono feriti dal bombardamento israeliano che li ha colpiti mentre si opponevano all’invasione dell’esercito contro la cittadina al-Masdar e a est del campo profughi al-Magazi.

Fonti locali hanno riferito che le vittime appartengono alle Brigate di al-Qassam, ala militare di Hamas, alle Brigate al-Quds, ala militare del Jihad islamico, e all’“Esercito dell’Islam”.

Le fonti hanno confermato che le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira, con altre bombe, i resistenti, che si trovavano in un campo coltivato della cittadina, dopo uno scontro armato con le forze speciali dell’esercito.

Durante l’invasione, quattro cittadini sono stati feriti mentre si trovavano vicino ad un allevamento di bovini. Tra di essi ci sono un bambino e un anziano che sono stati trasferiti all’ospedale al-Aqsa a Deir al-Balah.
Le forze di occupazione hanno invaso le case dei cittadini a est del villaggio e hanno arrestato numerose persone.
Le ambulanze trovano molta difficoltà a trasferire i corpi dei caduti, perché le forze di occupazione le sparano intenzionalmente contro di loro

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Questa mattina, l’esercito israeliano ha invaso i campi profughi di al-Breij e al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza.

Un giovane è rimasto ferito: Zaid Thabet, 18 anni.

Fonti mediche palestinese hanno riferito che, in un primo momento, il giovane era stato trasportato all’ospedale dei Martiri di al-Aqsa, poi, a causa della gravità delle ferite, è stato trasferito all’ospedale ash-Shifa.

Fonti palestinesi hanno riferito che, dalle prime ore del mattino, decine di carrarmati, accompagnati da diversi bulldozer militari, sono entrati dalla parte est della Striscia di Gaza, avanzando nei terreni agricoli vicini ai due campi profughi, sparando all’impazzata e distruggendo i campi.

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