The Cradle. La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei ha dichiarato in un discorso dell’11 dicembre che quanto accaduto in Siria è stato orchestrato da Washington e Tel Aviv, giurando che la resistenza continuerà nella regione nonostante le pressioni esercitate.
“Quello che è successo in Siria è stato pianificato nelle sale di comando statunitensi e israeliane”, ha detto Khamenei, aggiungendo che “c’è un Paese vicino che ha giocato un ruolo importante in quello che è successo in Siria e che sta ancora giocando questo ruolo”, molto probabilmente un riferimento indiretto alla Turchia.
“Alcuni stanno cercando di occupare terre nel nord e nel sud della Siria, ma la zelante gioventù siriana libererà senza dubbio queste terre”, ha proseguito, riferendosi all’espansione dell’occupazione israeliana in Siria, iniziata all’indomani della caduta del governo di Bashar al-Assad, con una massiccia campagna di attacchi aerei per distruggere le capacità militari siriane.
“La resistenza è resistenza, e più si fa pressione su di essa, più si radica, e più si commettono crimini contro di essa, più ci sono giustificazioni per essi. Chiunque analizzi vanamente che la debolezza della resistenza porterà alla debolezza dell’Iran non conosce il significato della resistenza”, ha detto Khamenei.
Ha anche affermato che “più combattono la resistenza, più ampio sarà il suo fronte, che sarà più forte e comprenderà l’intera regione […]. Gli Stati Uniti stanno cercando di stabilire un punto d’appoggio nella regione, ma non raggiungeranno i loro obiettivi, e il fronte della resistenza espellerà gli statunitensi dalla regione”.
I commenti della Guida Suprema sono giunti tre giorni dopo la caduta del governo di Assad e l’assalto a Damasco da parte di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) ed il proxy della Turchia, l’Esercito nazionale siriano (SNA); entrambi i gruppi hanno avuto stretti legami con l’ISIS nel corso degli anni.
Subito dopo la caduta di Damasco, le truppe israeliane hanno invaso e superato la zona cuscinetto monitorata dalle Nazioni Unite nei pressi di Quneitra, nel sud della Siria, e si sono spinte nella parte siriana del Monte Hermon prima di arrivare fino alla periferia della capitale.
Israele ha anche lanciato centinaia di attacchi aerei, spazzando via la maggior parte delle capacità militari della Siria.
Il 10 dicembre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che le Alture occupate del Golan rimarranno parte di Israele per “l’eternità”.
Traduzione per InfoPal di F.L.