Betlemme-Ma’an. La campagna per il diritto all’istruzione ha espresso gravi preoccupazioni per la detenzione di Yahya Rabie, capo dell’Unione studentesca dell’università Birzeit, la settimana scorsa.
Rabie, uno studente del terzo anno della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Birzeit, è stato prelevato dalle forze israeliane dalla sua casa di famiglia nel villaggio di al-Mazraa al-Gharbiyeh, a Ramallah, in Cisgiordania.
L’ufficio delle relazioni pubbliche dell’Università di Birzeit ha rilasciato una dichiarazione alla stampa affermando che “tali atti oltraggiosi rappresentano una categorica violazione delle leggi e delle norme internazionali, che vietano qualsiasi violazione del diritto fondamentale delle persone all’istruzione”.
La dichiarazione ha aggiunto “La campagna per il diritto all’istruzione considera questo attacco una pericolosa aggressione contro il mondo accademico e gli studenti palestinesi. I Palestinesi aspirano a vivere secondo i valori di democrazia, libertà di parola e rispetto dei diritti umani, e tali violazioni non scoraggiano il loro impegno nei confronti dell’istruzione superiore e il ruolo chiave che ha svolto sin dalla sua istituzione”.
La dichiarazione ha sottolineato che questi attacchi regolari sono “parte di misure oppressive sistematiche volte a minare le fondamenta del nostro sistema educativo, violando i diritti umani fondamentali, terrorizzando con la sottomissione i nostri giovani, in particolare quelli che fanno parte del consiglio studentesco dell’Università di Birzeit”.
“Dal 2004, sono stati detenuti circa 800 studenti dell’università, tra cui 16 studentesse. Attualmente, oltre 60 studenti sono detenuti nelle carceri israeliane, molti sotto detenzione amministrativa, senza alcuna accusa”.
La campagna per il diritto all’istruzione ha fatto appello a tutto il sostegno internazionale possibile per confermare la responsabilità di Israele riguardo al crimine di violazione del diritto all’istruzione dei giovani palestinesi.
La campagna ha anche invitato tutti i rappresentanti parlamentari, le comunità universitarie, le associazioni professionali e accademiche, le associazioni studentesche, le organizzazioni per i diritti umani e le agenzie delle Nazioni Unite a intraprendere un’azione immediata per porre fine alle misure repressive di Israele contro i Palestinesi e far valere il loro diritto fondamentale ad apprendere, crescere e prosperare liberamente e indipendentemente.
Traduzione per InfoPal di Laura Pennisi