La carneficina di Beit Hanoun: la realtà supera qualsiasi descrizione.

 

Dal nostro corrispondente.

Gli abitanti di Beit Hanoun e i parenti delle vittime della famiglia di Al-Athamnah e i loro vicini -le famiglie Odwan, Hamad e Al-Kafarneh – di via di Hamad a Beit Hanoun, non pensavano che al sorgere del sole di mercoledì sarebbe piombata loro addosso una catastrofe, un nuovo massacro commesso dalle forze di occupazione israeliana dopo 24 ore dal loro ritiro. 6 giorni di mattanza che avevano lasciato sul terreno 60 morti e più di 250 feriti, di cui molti bambini e donne, assedio e distruzione.

Non pensavano che l’esercito israeliano, ritirandosi, avrebbe pepetrato l’eccidio più brutale e più sanguinario finora commesso nella Striscia di Gaza, facendo letteralmente a pezzi la famiglia Al-Athamnah e riempiendo di sangue le strade della città (si vedano le immagini nel link segnalato a fine articolo, ndr).

 

L’odore della morte

I carrarmati israeliani hanno aperto il fuoco contro le case civili in via Hamad, nel villaggio di Beit Hanoun, alle 6 e mezzo del mattino di mercoledì, e hanno distrutto la vita di 19 innocenti, di cui16 della stessa famiglia, gli Al-Athamnah. Come si legge, in prevalenza si tratta di minori, di donne e di anziani,

Ecco i loro nomi, affinché vengano ricordati:

1-     Malak Samir Al-Athamnah (neanche un anno).

2-     Maisa’ Ramzi Al-Athamnah (3 anni).

3-     Fatima Al-Athamnah (15 anni).

4-     Mahmud Amjad Al-Athamnah (12 anni).

5-     Mahdi Said Al-Athamnah (14 anni).

6-     Mohammad Saad Al-Athamnah (14 anni).

7-     Sadi e Majdi Abu Aisheh (8 anni).

8-     Arafat Saad Al-Athamnah (17 anni).

9-     Nihad Al-Athamnah (23 anni).

10- Samir Masud Al-Athamnah (23 anni).

11- Mohammad Ramadan Al-Athamnah (24 anni).

12- Sanaa Ahmad Al-Athamnah (30 anni).

13- Manal Ahmad Al-Athamnah (33 anni).

14- Sabah Al-Athamnah (45 anni).

15- Saqr Mohammad Odwan (45 anni).

16- Masud Abdallah Al-Athamnah (55 anni).

17- Nimah Ahmad Al-Athamnah (57 anni).

18- Fatima Ahmad Al-Athamnah (70 anni).

19- Nimr Abu Nadi (17 anni).

 

Operazione sanguinaria e brutale

Gli abitanti della zona hanno descritto il massacro commesso dalle forze di occupazione come “sanguinario e brutale”, precisando che gli autori e i loro mandanti debbano essere processati come criminali di guerra.

La scena peggiore di questo massacro è quella dei corpi giunti in ospedale a pezzi.

Yusri Al-Masri, uno degli uomini del Pronto Soccorso che hanno trasportato i caduti e medicato i feriti, ha dichiarato: “Abbiamo trovato pezzi di bambini qua e là. Pozze di sangue che rimarranno come testimonianza sulla brutalità israeliana”.

E ha aggiunto: “Abbiamo assistito a una scena terribile: corpi a pezzi di bambini, donne e uomini nelle strade. Abbiamo trasportato quello che potevamo, nonostante la pericolosità dell’area”.

Pezzi sparsi

I cittadini che mercoledì sono scesi nelle strade, subito dopo il massacro in strada Hamad, non riuscivano a descrivere l’orrore. Qualcuno urlava, altri se ne stavano in silenzio.

Mohammad Odwan, 30 anni, racconta di essere corso sulla scena della carneficina immediatamente: “Non riuscivo a credere a tanta brutalità. Sono stati attimi difficili. Ho visto sangue dappertutto e pezzi sparsi qua e là. Una famiglia sterminata mentre si trovava a casa, al sicuro”. E ha aggiunto: “Dopo aver le detonazioni, sono andato sul posto del massacro nel quale ho visto solo sangue come una bozza d’acqua e pezzi sparsi qua e là”.

Ala’ Odwan, 26 anni, spirga: “C’è stato uno scoppio molto forte, pensavo ad un bombardamento aereo con F16. Non so quale sia stata la colpa di quei bambini e di quelle donne inermi”.

Foto dal massacro:

http://palestine-info.info/Ar/default.aspx?xyz=U6Qq7k%2bcOd9i39xY6%2f%2bPYOarD1hkT8XDsZsmmx04MTMTy8AqvXG73xyf3w0XU06ZBzFmH9qpTFp45MX9riICHizGHIsvyldor7pHUTbDlByFhjv1fSTVWGAdLAZsGThq7W73G%2froWyE%3d

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