La Casa dei Lord britannica riconsidera lo status di Hamas?

Londra-PalestineChronicle, MEE e PIC. Mercoledì pomeriggio, la Camera dei Lord del Regno Unito ha discusso lo status di Hamas e se debba rimanere un’organizzazione terroristica, con diverse personalità prominenti che hanno sostenuto la necessità di riesaminare la questione.

Una domanda sollevata da Lord Raymond Hylton, che in precedenza ha incontrato funzionari di Hamas sia nella Gaza assediata sia nella Cisgiordania occupata, ha sottolineato che alla luce della riconciliazione tra Fatah e Hamas, la situazione del gruppo è cambiata in modo significativo da quando è stato inserito nella black-list.
“La cancellazione dalla lista non aiuterebbe tutte le parti ad una minore intransigenza rispetto ad ora? Non aiuterebbe a costruire la fiducia tra tutti i palestinesi, contribuendo a sostenere il loro nuovo governo di unità?”

La baronessa Susan Williams, ministro di Stato presso l’ufficio di Affari interni, ha risposto solo per dire che non fa parte della politica governativa fornire un commento sui gruppi già designati e che prima deve essere presentata un’interrogazione scritta perché sia esaminata la questione.

La richiesta è stata nuovamente presentata da Lord Frank Judd, che ha sostenuto che bisogna fare una distinzione tra l’ala militare e quella politica di Hamas.
“Non è importante riconoscere, in termini politici, che Hamas è un’organizzazione pluralista? Non è vitale rafforzare gli elementi più moderati all’interno di Hamas, in particolare in questo momento di riconciliazione tra l’OLP e Hamas?”

Tuttavia, la baronessa Williams ha ribadito che per il Regno Unito ci sono alcune condizioni prima che il movimento possa essere tolto dalla lista nera: rinuncia alla violenza, riconoscimento di Israele e accettazione di tutti gli accordi precedentemente firmati.

“Ora ci aspettiamo di vedere un movimento credibile rispetto a queste condizioni, che rimangono il punto di riferimento in base al quale giudicare le sue intenzioni. Chiediamo a coloro, nella regione, che hanno influenza su Hamas di incoraggiare il gruppo a compiere questi passi”, ha dichiarato.

La questione del riconoscimento della Palestina è stata anche affrontata brevemente con la baronessa Lindsey Northover, un politico liberal-democratico, che ha chiesto al governo britannico di riconoscere lo stato della Palestina 100 anni dopo la dichiarazione Balfour.

La baronessa Williams ha affermato che il governo britannico si è impegnato a garantire i diritti delle comunità non ebraiche nella regione e ha ribadito il suo sostegno alla soluzione a due stati.

“Chiariamo che vogliamo vedere la creazione di uno Stato palestinese sovrano, indipendente, democratico, contiguo e vitale che vive in pace e sicurezza a fianco di Israele”.

Gli attivisti pro-palestinesi e l’Autorità palestinese (ANP) hanno chiesto alla Gran Bretagna di scusarsi per il suo ruolo nella creazione, nel 1917, del documento Balfour, che ha portato allo sradicamento di centinaia di migliaia di palestinesi.
La richiesta è stata negata dai leader britannici e il primo ministro britannico Theresa May ha promesso di celebrare con orgoglio l’anniversario.

(Foto dal twitter di MEE. Campagna sui taxi londinesi: “Non è ora che l’UK riconosca la Palestina 100 anni dopo Balfour?)