La centrale elettrica di Gaza torna in attività

Gaza-Ma’an. L’unica centrale elettrica di Gaza ha ripreso la produzione di elettricità lunedì 17 marzo, dopo che Israele ha permesso la consegna di carburante nell’enclave costiera assediata.

Jamal Dardasawi, responsabile per la pubblica informazione della centrale, ha dichiarato a Ma’an che la società avrebbe ripreso il vecchio sistema di distribuzione alle famiglie, per otto ore di elettricità e otto ore di black-out.

Un portavoce di COGAT, l’unità ministero della Difesa israeliano responsabile dei valichi a Gaza, ha confermato che 100 mila litri di carburante sono stati consegnati domenica alla centrale elettrica attraverso il valico di Kerem Shalom (Abu Salaam).

Domenica si attendevano circa 500 mila litri di carburante, ma ritardi nella consegna hanno fatto sì che la centrale elettrica non abbia ripreso la piena operatività.

Un funzionario palestinese, parlando in forma anonima, ha afferamto: “Sono da biasimare per il ritardo i problemi nel trasferimento di fondi tra l’Autorità palestinese a Ramallah e il governo di Hamas a Gaza”.

La centrale, che fornisce circa il 30 per cento del fabbisogno di energia elettrica di Gaza,  è rimasta chiusa per 50 giorni nella seconda metà del 2013 a causa della mancanza di carburante, ma ha ripreso ad operare a fine dicembre.

Israele chiude abitualmente il valico “in risposta al lancio di razzi o di altre forme di violenza dentro e intorno a Gaza”.

Il carburante viene acquistato da Israele da parte dell’Autorità palestinese in Cisgiordania, che facilita anche la consegna perché Hamas non riconosce Israele e non ha nessun rapporto diretto con i suoi funzionari.

Traduzione di Edy Meroli