La Cina chiede a Israele di “smettere di invadere” la terra palestinese

La Cina chiede a Israele di “smettere di invadere” la terra palestinese

Pechino – MEMO. La Cina ha chiesto ad Israele di “cessare le intrusioni” nei Territori e sulle risorse palestinesi, mentre Tel Aviv continua ad autorizzare e approvare la costruzione di colonie nei Territori Occupati.

Parlando giovedì al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Geng Shuang, vice-Rappresentante permanente della Cina presso l’ONU, ha affermato che “dall’inizio di quest’anno, Israele ha continuato a portare avanti azioni unilaterali approvando ritorni, costruendo nuove colonie e legalizzando quelle già esistenti”.

Sottolineando che tali costruzioni e attività coloniali violano il diritto internazionale e la Risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha espresso la posizione di Pechino volta a “esortare Israele a interrompere immediatamente tali azioni e a smettere di invadere le terre e le risorse del popolo palestinese”.

Shuang ha anche sottolineato che “lo status quo storico dei luoghi santi a Gerusalemme deve essere rispettato e preservato”, affermando che il ministro israeliano per la sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, “ha causato tensioni rinnovate” irrompendo per la seconda volta, quest’anno, nel complesso della moschea di al-Aqsa, e “sostenendo che Israele è proprietario del luogo santo islamico”.

“Sull’argomento dei luoghi santi religiosi, Israele deve smettere le sue provocazioni, garantire il diritto al culto dei fedeli musulmani, preservare la pace e la tranquillità di tali luoghi e rispettare la custodia della Giordania”, ha sottolineato.

Shuang ha anche richiamato l’attenzione sul fatto che le tensioni e gli scontri tra l’occupazione israeliana e i gruppi di resistenza palestinesi “si sono ripetuti negli ultimi anni, dimostrando pienamente che un processo di pace bloccato da tempo non è sostenibile, che la gestione delle crisi parziali non durerà e che una soluzione globale e giusta è insostituibile”.

Ha indicato il ruolo crescente della Cina nella questione, così come in altre [questioni] nella regione, e la possibilità di superare gli Stati Uniti come forza mediatrice e egemone. Presumibilmente riferendosi agli Stati Uniti, ha dichiarato che “il Paese con una grande influenza sulle parti interessate dovrebbe fare sforzi concreti per far avanzare il processo di pace in Medio Oriente e non dovrebbe ingiustamente impedire al Consiglio di Sicurezza di raggiungere un consenso minimo sulla questione palestinese-israeliana”.

Le osservazioni del diplomatico cinese giungono mentre il governo israeliano ha approvato mercoledì il progetto di bilancio statale per il 2023-2024, che destina circa 3,5 miliardi di shekel israeliani ($941 milioni) per i progetti coloniali e per l’ampliamento delle loro infrastrutture.

Le stime attuali riportano che ci sono circa 700 mila coloni che vivono in 164 colonie e 116 avamposti nella Cisgiordania occupata e nella Gerusalemme Est occupata, con un’espansione prevista poiché Tel Aviv approva frequentemente migliaia di nuove unità abitative coloniali.

(Foto:http://english.www.gov.cn/premier/news/2017/07/19/content_281475740021978.htm).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.