
Washington – Press TV. La Columbia University ha espulso e sospeso alcuni studenti per aver occupato un edificio del campus durante le proteste pro-palestinesi della primavera scorsa, e ha anche revocato temporaneamente i diplomi di alcuni laureati coinvolti.
L’università ha confermato in un’e-mail a tutto il campus che un consiglio giudiziario ha emesso una serie di sanzioni contro gli studenti che hanno occupato Hamilton Hall nell’aprile 2024 per protestare contro la guerra genocida israeliana a Gaza.
La Columbia non ha rivelato il numero esatto di studenti interessati, affermando che le sanzioni sono state determinate in base alla “gravità dei comportamenti”.
La repressione arriva mentre l’amministrazione del presidente Donald Trump toglie oltre 400 milioni di dollari di finanziamenti federali all’università, citando la mancata risposta al presunto antisemitismo nel campus.
Sabato scorso, Mahmoud Khalil, un noto attivista palestinese del campus, è stato arrestato dalle autorità federali per l’immigrazione e rischia la deportazione.
Trump ha affermato che l’arresto sarebbe stato il “primo di molti”.
Le proteste alla Columbia facevano parte di un movimento più ampio contro il sanguinoso assalto di Israele a Gaza e gli studenti hanno allestito un accampamento di tende che si è rapidamente diffuso in altri campus negli Stati Uniti.
La maggior parte delle proteste, tuttavia, sono state pacifiche fino al 30 aprile 2024, quando un gruppo di attivisti si è barricato all’interno dell’Hamilton Hall, chiudendo a chiave le porte con mobili rotti e lucchetti.
Su richiesta dei dirigenti universitari, centinaia di poliziotti di New York hanno fatto irruzione nel campus la notte successiva, arrestando decine di persone.
A giugno, l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha dichiarato che non avrebbe intentato accuse penali per 31 delle 46 persone inizialmente arrestate per violazione di domicilio all’interno dell’edificio amministrativo. Tuttavia, gli studenti hanno comunque dovuto affrontare udienze disciplinari e una possibile espulsione dall’università.
Giovedì, Khalil e sette studenti identificati tramite pseudonimi hanno intentato una causa per impedire a un comitato del Congresso di ottenere i verbali disciplinari degli studenti coinvolti nelle proteste del campus alla Columbia e al Barnard College, un istituto femminile affiliato alla Columbia.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.