PressTv. Un noto analista politico ha spiegato che la comunità internazionale deve difendere gli abitanti del Bahrain contro le azioni barbare del regime di al-Khalifa.
Un tribunale del Bahrain ha emesso una sentenza di carcerazione nei confronti di nove medici che hanno prestato soccorso ad alcuni dimostranti di una manifestazione anti-regime.
A giugno i medici che lavoravano nell’ospedale Salmaniya, nella capitale Manama, avevano ricevuto condanne da un mese a cinque anni di carcere.
Gruppi di diritto internazionali avevano criticato la decisione, Amnesty International aveva definito l’evento un “giorno oscuro per la giustizia”.
La rivoluzione in Bahrain è cominciata a metà del febbraio 2011, quando la popolazione, incoraggiata dalle rivoluzioni popolari che avevano ribaltato i dittatori in Tunisia ed Egitto, aveva dato il via a manifestazioni di massa.
La Corte di Cassazione del Bahrain, il tribunale con il grado più alto nel paese, ha respinto l’appello sollevato dai medici contro il verdetto controverso che aveva suscitato espressioni di condanna nei confronti dello stato del Golfo Persico alleato degli USA.
Press TV ha intervistato Mohsen Saleh, professore presso l’Università libanese a Beirut, per approfondire la questione. A seguire una trascrizione dell’intervista.
Press TV: Quale paese incarcera i propri medici per aver svolto il proprio lavoro?
Saleh: Buongiorno, mi dispiace, non ho sentito bene la domanda perché c’erano dei problemi con la voce. Direi che la popolazione ha giurato di continuare la lotta contro questo regime barbaro sostenuto dai sauditi, gli Stati Uniti e l’Occidente.
“Ma adesso mi pare di scorgere una luce di speranza da parte di organizzazioni che stanno facendo pressioni al cosiddetto emiro affinché appronti delle riforme per il popolo del Bahrain.
“Ma naturalmente la popolazione, sotto giuramento come dicevo religioso e politico, continuerà a marciare in queste difficili circostanze, per ottenere risposte alle richieste in questo paese.
Sembra finalmente che la situazione nel Bahrain stia portando dei frutti, e sta migliorando rispetto a prima.
“Adesso il regime è con le spalle al muro in diversi ambiti – a livello politico, internazionale e regionale.
“Chi parla ad Ankara, Istanbul e altrove nella Lega Araba, non può più ignorare quello che sta succedendo nel Bahrain e la situazione sta migliorando.
“Questi atti barbari contro la popolazione, in particolare contro i bambini, da parte del regime non lo mettono certo in buona luce. La gente uscirà vittoriosa al termine di questa battaglia”.
Press TV: Professor Saleh, le chiedo di nuovo riguardo ai medici in particolare, perché il Bahrain sostiene le accuse mosse contro di loro, la carcerazione, ecc. Quale paese mette in carcere i propri medici?
Saleh: “Naturalmente, come ho detto, si tratta di un regime barbaro. Non si può restare sorpresi dall’atteggiamento nei confronti dei medici, degli studenti universitari e dei bambini. Stanno uccidendo bambini per le strade.
“Spetta alle organizzazioni internazionali, in particolare a quelle no profit, alla loro cosiddetta democrazia e libertà difendere questa gente da tali azioni barbare e dalle atrocità di questo regime.
“Chi è in carcere è sottoposto alle torture del regime e ovviamente gli viene impedito di avere contatti con i propri genitori e familiari.
“Come potete vedere dall’immagine sul vostro schermo, cose simili non possono essere tollerate. La comunità internazionale ha il dovere di difendere questa gente”.
Traduzione per InfoPal a cura di Viola Migliori