La Conferenza popolare per i palestinesi all’estero condanna le dichiarazioni del Presidente degli USA

Gaza – PIC. La Conferenza popolare per i palestinesi all’estero ha condannato con forza le recenti dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che ha chiesto lo spostamento dei residenti di Gaza in Egitto e in Giordania. In un comunicato di lunedì, ha aggiunto che questa proposta riflette la continuazione dell’agenda coloniale volta a sradicare la causa palestinese e a dislocare con la forza il suo popolo.

Di seguito il testo rimanente della dichiarazione: “Queste osservazioni sono l’ennesimo disperato tentativo di spezzare la volontà del popolo palestinese. Tuttavia, grazie alla sua fermezza e alla sua incrollabile resistenza, il nostro popolo dimostra ripetutamente che qualsiasi tentativo di eliminarlo o di spostarlo dalla sua terra è destinato a fallire. L’impressionante ritorno di questa mattina delle masse palestinesi nel nord di Gaza rappresenta una sfida coraggiosa all’occupazione e a tutti i piani di sfollamento forzato, riaffermando il loro impegno verso la loro terra e il loro diritto a rimanervi, a prescindere dai sacrifici.

La richiesta di sfollare i palestinesi da Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme costituisce un ulteriore crimine in una lunga lista di violazioni internazionali. Rivela una profonda ignoranza degli equilibri di potere e della resilienza dei popoli. Questi piani di spostamento e sradicamento violano il diritto internazionale e i diritti umani e non rimarranno inascoltati.

Noi della Conferenza Popolare per i Palestinesi all’Estero affermiamo che l’Egitto e la Giordania, in quanto pilastri vitali del mondo arabo e islamico, comprendono le gravi implicazioni di queste osservazioni e le loro catastrofiche conseguenze. Essi sono fermamente al fianco del popolo palestinese e della sua giusta causa. Invitiamo i popoli delle nazioni arabe e islamiche ad affrontare queste cospirazioni con tutti i mezzi possibili.

Crediamo fermamente che questo piano, come quelli precedenti, sarà sepolto sotto l’incrollabile determinazione del popolo palestinese e della sua resistenza, che persisterà fino alla liberazione della terra e al ripristino dei suoi diritti”.