Ucoii: violenti, estremisti, dissimulatori e fascisti. Neri, sporchi e puzzolenti, no?
Da www.corriere.it del 28 agosto.
CONSULTA MUSULMANA E VALORI
Islam, sostantivo plurale italiano
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Vorrei fare alcune considerazioni e proposte sulla «Carta dei valori» che dovrebbe regolamentare l’adesione alla Consulta per lislam italiano. Ciò affinché la Carta stessa non si risolva in una tregua armata allinsegna della menzogna e della paura, ma ponga le basi solide di un modello di convivenza sociale che salvaguardi il bene comune degli italiani e di chi sceglie lItalia come patria dadozione. Innanzitutto ritengo che sarebbe istituzionalmente corretto che il ministro si presenti allappuntamento odierno con la Carta già redatta sulla base di una sua autonoma decisione, mentre considero profondamente sbagliato elaborarla partendo dalle diverse valutazioni dei membri della Consulta. Sarebbe come voler concordare con gli immigrati la legge dello Stato sullimmigrazione, per verificare anticipatamente se essa è gradita a chi dovrà rispettarla. Come se lo Stato fosse un terreno neutro dove, nella relativizzazione dei valori, delle culture, delle leggi e delle civiltà, la politica diventa la sommatoria di tutte le posizioni e il suo compito sarebbe di accontentare tutti a qualsiasi costo. Inoltre non credo affatto che il problema di fondo sia la pubblicazione da parte dellUcoii, lo scorso 19 agosto, di una pagina pubblicitaria in cui si paragonano le stragi naziste a quelle israeliane.
Quello è semmai lennesimosintomo, che ha scandalizzato più di altri per la sua manifestazione con uninserzione a pagamento su tre grandi quotidiani, di un male radicato e diffuso: la realtà di unorganizzazione estremista islamica che si avvale di unampia rete di moschee per inculcare unideologia fascista, negazionista, dispotica e violenta. Di conseguenza il problema vero non è solo lallontanamento dell’Ucoii dalla Consulta, bensì la liberazione dell’Italia, dei musulmani e delle moschee dalla predicazione e dai predicatori d’odio. Giuliano Amato dovrebbe quindi essere il più possibile esplicito e specifico nel formulare i contenuti della Carta, al fine di prevenire e impedire le risposte vaghe e ambigue dellUcoii che, come tutti i Fratelli musulmani, eccelle nellarte della dissimulazione. Alla luce di tutto ciò, propongo che nella Carta dei valori figurino i seguenti principi:
1) Tutti i luoghi di culto islamici devono trasformarsi in case di vetro aperte e condivise dallinsieme della società italiana, operando nel pieno rispetto delle leggi e dei valori costituzionali, con lobiettivo di promuovere un «islam italiano» affrancato da qualsiasi ideologia dello scontro, dellodio, della violenza e della morte.
2) Il riconoscimento del diritto alla vita di tutti, compreso il diritto di Israele allesistenza e la condanna di ogni appello alla sua distruzione, anche sotto forma della maligna proposta di sostituire Israele con un unico Stato palestinese dove convivano musulmani, cristiani e ebrei.
3)La condanna del terrorismo palestinese perpetrato da Hamas, Jihad islamica e altre sigle, del terrorismo libanese di Hezbollah e altre sigle, del terrorismo di Al Qaeda, dei Taliban e altre sigle che massacrano i musulmani nel mondoe attaccano le forze multinazionali in Iraq e Afghanistan.
4) Il rifiuto di una identità islamica distinta, separata e conflittuale con la comune identità nazionale italiana, soprattutto sullo statuto della donna e della famiglia. Ciò significa la condanna di qualsiasi discriminazione della donna, dei matrimoni combinati, poligamia, ripudio delle mogli, obbligo di indossare il velo.
5) Il riconoscimento della libertà di coscienza di tutti, compresi i musulmani che si convertono ad altra religione o fede e i non musulmani che sono costretti a convertirsi allislam per sposare una musulmana.
6) Il riconoscimento che lislam è una religione plurale, che comporta il rispetto della pari dignità di tutte le comunità religiose islamiche e la condanna della pretesa egemonica da parte di una singola organizzazione. Coraggio, ministro Amato, sia certo che la maggioranza degli italiani e dei musulmani in Italia la sosterrà nell’obiettivo di un «islam italiano» che salvaguardi autenticamente il bene di tutti.
di MAGDI ALLAM
28 agosto 2006
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