La Corte Suprema israeliana consente la confisca della “proprietà dell’assente” a Gerusalemme Est

Imemc. Nell’ambito della “legge israeliana sulla proprietà dell’assente”, la Corte Suprema israeliana ha approvato giovedì una legge che permette al governo israeliano di confiscare le proprietà palestinesi nella Gerusalemme Est occupata se i proprietari risiedono in Cisgiordania o nella Striscia di Gaza.

Israele approvò la prima “legge sulla proprietà dell’assente” nel 1950, appena due anni dopo la sua istituzione nella terra storica della Palestina, dopo lo spostamento in massa di Palestinesi da centinaia di villaggi e città.

Secondo la legge, “le proprietà abbandonate” lasciate dopo la guerra del 1948 dai Palestinesi, che si erano poi trasferiti in “stati nemici” o in “territorio nemico” sarebbero state confiscate e a disposizione del governo dopo aver dichiarato i proprietari “assenti” o “dispersi”.

La legge venne poi applicata a Gerusalemme Est in seguito alla guerra del 1967, per includere i Palestinesi che sono “dispersi” o “assenti”, ma che vivono nella Cisgiordania occupata. Israele ha illegalmente confiscato le loro case a Gerusalemme.

Il quotidiano israeliano Haaretz ha riportato che un team di sette giudici guidato dall’ex presidente della Corte suprema, Asher Grunis, e dal suo attuale presidente, Miriam Naor, ha avvertito che applicare questa legge a Gerusalemme Est presenta diversi problemi; pertanto, la legge deve essere usata nel “più raro dei casi rari”.

Il motivo per cui questa legge è da applicare in “rarissimi casi” è perché molti coloni ebrei che vivono nella Cisgiordania occupata hanno delle proprietà in Israele, quindi, una causa legale potrebbe chiedere la confisca anche dei loro beni.

Secondo il rapporto di Haaretz, Grunis ha affermato che la legge potrebbe essere interpretata in modo che porterebbe un israeliano che possiede una proprietà a Tel Aviv, ma vive a Ariel o negli insediamenti di Bet El, a perdere la sua proprietà.

Ha inoltre citato Grunis, che ha dichiarato: “L’assurdità del funzionamento di questa legge è che un soldato inviato dal governo a prestare servizio nei territori (occupati), o in un paese nemico, potrebbe trovarsi la proprietà dichiarata ‘proprietà di un assente'”.

Tuttavia, la legge colpisce i Palestinesi che, per diverse ragioni, tra cui il muro di annessione e le politiche illegali di Israele, sono stati costretti a vivere nei territori occupati, e gli sfollati durante la creazione di Israele nella storica terra della Palestina.

Israele inoltre ricorre spesso alla revoca delle carte d’identità dei Palestinesi di Gerusalemme, compresi quelli nati nella città occupata, perché vivono al di fuori dei confini della città di Gerusalemme.

Vale la pena ricordare che il modo in cui Israele ha costruito il Muro di annessione in diverse zone di Gerusalemme Est ha lasciato decine di famiglie, che hanno carte d’identità di Gerusalemme, dalla parte palestinese del muro occupata da Israele.

Il membro del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), e il capo della commissione affari di Gerusalemme, Ahmad Qurei, ha spiegato che questa legge si propone di eliminare i diritti dei Palestinesi nella Gerusalemme occupata per sostituirli con coloni ebrei.

Ha aggiunto che la legge è razzista ed è parte delle politiche israeliane ostili ai Palestinesi della Gerusalemme occupata, tra cui la costruzione e l’espansione delle colonie in totale violazione del diritto internazionale.

Qurei ha anche detto che l’applicazione della “legge sulla proprietà dell’assente” ai residenti della Gerusalemme è un furto delle proprietà palestinesi nella città occupata.

Traduzione di Edy Meroli