La costrizione e la violenza usati da Israele non potranno durare per sempre

PressTv. “Israele reagisce sempre con la violenza in ogni situazione, poiché violenza, occupazione e repressione sono le uniche maniere che gli israeliani conoscono”, scrive un cronista di PressTV.

Un ufficiale militare israeliano, il Col. Jonathan Bransky, ha affermato lunedì scorso che l'esercito israeliano potrebbe di nuovo entrare nella Striscia di Gaza per impedire una nuova ondata di attacchi missilistici da parte di Hamas e di altri gruppi palestinesi.

Commentando le ragioni dietro l'escalation di violenza, Sara Marusek, opinionista politica, ha affermato che l'unico modo di agire che Israele conosce “nel caso in cui si senta in pericolo o pensi di essere sconfitto”, è l'attacco.

“Questo è inaccettabile. Non possono continuare a esistere in questo modo di fronte all'esistenza di un esiguo territorio con persone che ancora vi abitano e altre che vorrebbero ritornarvi.

“Devono essere fatti dei cambiamenti radicali in Israele per trovare delle soluzioni a questo stato di crisi e di coesistenza.

“Israele dovrebbe pensarci due volte prima di attaccare ancora Gaza anche per un altro motivo, perché la situazione al confine con l'Egitto è diversa dal passato.

“Non credo che, qualunque governo si insedierà in Egitto, se democratico, permetterà violazioni dei diritti dei palestinesi come quando, nel 2008, Israele invase Gaza”.

Le osservazioni di Marusek sono un commento alle dichiarazioni del premier di Gaza, Isma'il Haniyah quando, due giorni fa, aveva sottolineato come l'unica alternativa per la liberazione dei Territori palestinesi occupati sia la resistenza, dal momento che le altre opzioni, come i negoziati, sono tutte fallite”.

 

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