La crisi di liquidità a Gaza compromette il mercato locale

Di 'Abdel Ghani ash-Shami

Gaza – InfoPal. Se viene a mancare la liquidità di denaro, a Gaza non si festeggerà nessuna 'Eid (festività per la fine del Ramadan). E ciò non può che compromettere il mercato locale.

Fare acquisti in questi giorni è importante, ma la mancanza di moneta impedisce ai commercianti qualunque transazione, mentre i cittadini sono con le mani legate. La responsabilità per la crisi di liquidità viene qui riconosciuta a entrambe le parti, senza sottrarre le banche dalla propria.

L'assedio… Sono oltre cinque anni che lo Stato di Israele impone a Gaza restrizioni categoriche al flusso di denaro a Gaza; ne è sorta una crisi di liquidità con l'instabilità del tasso di cambio. La situazione si aggrava in concomitanza con l'Eid.

A questo va ad aggiungersi il monopolio creato sul mercato a causa del quale non è possibile alcuna concorrenza e l'acquirente ha a disposizione scarse opzioni.

In questi giorni le banche sono state prese d'assalto da cittadini e commercianti proprio in richiesta di moneta. Per festeggiare l'Eid al-Fitr, anche i bambini chiedono monetine.

…e la mancanza di liquidità. Proprio in base alla liquidità disponibile sul mercato, e seguendo le fluttuazioni del cambio, i cittadini di Gaza vendono e comprano dollari e dinari giordani.

Maher at-Tabba', esperto di finanza ed economia, ha descritto il problema con la mancanza di moneta di piccolo taglio. Per at-Tabba' “si tratta di una vera crisi” – e racconta come – “per la stessa logica di mercato, molti commercianti hanno dichiarato il fallimento ben prima del mese sacro del Ramadan”.

La mancanza di moneta a Gaza ha prodotto crisi in vari aspetti della vita, si pensi al trasposto ad esempio, dove è fortemente richiesta la moneta nei pagamenti. A Gaza molti vi rinunciano e si cammina a piedi.

Il deficit delle banche. At-Tabba' punta il dito contro le banche: “Avrebbero dovuto garantire una riserva di moneta ben prima di questo periodo”; ma per l'esperto palestinese, “è una responsabilità condivisa”, e chiama in causa pure le azioni dei cittadini e l'esercizio del monopolio operato dai commercianti.

Ahmed 'Issa è un cittadino di Gaza e sostiene che “la causa della mancanza di liquidità è stata prodotta dall'eccessiva presenza di moneta”.
“Quando devo comprare qualcosa, il commerciante si accerta prima che abbia con me spiccioli, altrimenti non vende”.

L'autista 'Othman Khalil dice: “Mi assicuro sempre di avere con me monetine, per non farmi trovare impreparato quando un passeggero deve avere il resto”.

Poi, con ironia Khalil afferma: “Non riesco a spiegarmi dove siano finiti gli spiccioli, ho anche dubitato che la gente possa averli mangiati”.

Infine, Mohammed Hammad, venditore, confida: “Se non ho con me moneta e se non la metto in circolo, nemmeno la gente disporrà di liquidità”.

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