La denuncia del Pchr: da gennaio, a Gaza, 11 vittime per incendi domestici causati dal black-out

Gaza – Pchr. Comunicato stampa: 3 bambini uccisi e 2 feriti in un incendio scoppiato in casa durante un black-out. Sale a 11 il numero delle vittime degli incendi domestici dall’inizio dell’anno

Il Centro palestinese per i diritti umani (PCHR) esprime il suo profondo cordoglio per la morte di 3 bambini e il ferimento di altri 2, tutti della stessa famiglia, per un incendio scoppiato nella loro abitazione a causa di una perdita di gas. La famiglia stava usando una lampada alimentata da una bomboletta per supplire alla mancanza di luce elettrica. Il PCHR non può che ribadire come la crisi energetica che affligge la Striscia di Gaza da oltre sei anni, continuerà ad avere effetti disastrosi sulla vita della popolazione, nonché sul diritto alla vita e all’incolumità delle persone.

Secondo alcune indagini portate avanti dal PCHR, durante la notte di martedì 12 marzo 2013, è scoppiato un incendio all’interno di un’abitazione di proprietà di Nizam Ahmed Abu Tair nel villaggio di Abassan, a est della città di Khan Yunis, Striscia di Gaza. L’incendio ha avuto origine dal gas fuoriuscito da una bombola usata per l’illuminazione, nota fra la gente del posto come Shanbar. Le fiamme hanno invaso la stanza in cui si trovavano i cinque figli di Abu Tair, uccidendo Qassem Nizam Abu Tair, 5 anni, e ferendo i suoi quattro fratelli: Maria, 7 anni; Wassim, di 11; Ma’ath, di 4 e Mohammed, di 16. I bambini sono stati tutti condotti al Nasser Hospital di Khan Yunis. Un’ora più tardi, Maria è morta per le ferite riportate mentre la sera di mercoledì si è spento Wassim. Gli altri fratelli sono tutt’ora in terapia intensiva.

Dall’inizio del 2013, il numero delle persone uccise  negli incidenti scatenati dall’uso di mezzi alternativi durante i black- out elettrici, come le candele, le lampade a gas o i generatori, è arrivato a 11, di cui 8 bambini.

Il PCHR esprime il suo profondo cordoglio per la morte dei tre bambini e lancia di nuovo l’allarme sul progressivo deterioramento delle condizioni umanitarie in cui versa la popolazione della Striscia di Gaza a causa della cronica mancanza di energia elettrica. Il PCHR richiama le parti interessate a rispettare i loro obblighi verso la popolazione della Striscia di Gaza e a prendere provvedimenti concreti per porre fine a una crisi che ormai si protrae da oltre sei anni.

Il PCHR vuole ribadire che le continue spaccature politiche non hanno fatto altro che peggiorare le già precarie condizioni umanitarie in cui vive la popolazione della Striscia di Gaza a cui mancano rifornimenti di primaria importanza, in particolare di corrente elettrica. Fin quando questa crisi non verrà risolta in via definitiva, il PCHR invita le parti interessate ad accrescere la consapevolezza sull’impiego sicuro di mezzi alternativi per la produzione di luce e corrente elettrica durante i black out, al fine di evitare nuove tragedie e la perdita di altre vite.

Traduzione per InfoPal a cura di Valentina Iacoponi