La denuncia del Pchr: più di 200 generi di scorte mancanti nei magazzini sanitari di Gaza

PCHR
Palestinian Centre for Human Rights

Comunicato Stampa

 

 Ref: 38/2010

Data: 19 maggio 2010 

Il Pchr chiede al presidente d’intervenire per assicurare il rifornimento di medicine e strumenti vari 

 

Il Centro palestinese per i diritti umani (Pchr) denuncia la drammatica carenza di rifornimenti e di attrezzature mediche nelle strutture sanitarie di Gaza, e lancia quindi un richiamo al presidente Mahmud Abbas e al Ministero della Sanità di Ramallah. Quest’ultimo viene in particolare sollecitato a intervenire, poiché un precedente accordo gli assegna il compito di rifornire gli ospedali e le cliniche della Striscia di medicine e altri strumenti sanitari.

 

Le consegne pervenute nel 2009 ammontavano al 47% delle richieste approvate dal Direttorato generale delle farmacie a Ramallah, mentre di quelle del 2010 non si è ancora vista traccia. Questo ha causato numerose proteste da parte dei pazienti che necessitano di cure urgenti, specialmente coloro che soffrono di malattie croniche. Le indagini del Pchr attribuiscono la responsabilità di questa grave insufficienza al Direttorato, che non effettua le consegne regolarmente.

 

Ieri, il Direttorato generale delle farmacie presso il Ministero della Salute della Striscia di Gaza ha annunciato l’esaurimento di 233 tipi di scorte, mentre altri 136 sono destinati a finire nei prossimi tre mesi. La regione è nel pieno di una crisi sanitaria, anche tenendo conto del fatto che ospita 1,5 milioni di abitanti, e che l’ininterrotto embargo israeliano non le permette d’importare i materiali necessari a riparare le sue strutture ospedaliere, devastate dall’ultimo conflitto con Israele.

 

Secondo il Pchr, la Striscia di Gaza soffre quindi di una grave penuria di vari tipi di medicine e medicazioni, tra cui i più importanti sono:

 

1.      Medicine utilizzate nel reparto maternità (Alprostadil), diversi tipi di latte medico e il latte da somministrare a 300 neonati che soffrono di fenilchetonuria.

2.      Medicine (Tegretol e Depakin) impiegate nella cura di centinaia di persone con disordini neurologici – es. epilessia – la maggior parte delle quali sono minori.

3.      Alcuni tipi di medicine utilizzate per la cura del cancro, come Vinblastin e Vincristin.

4.      Medicine Fattore 9 e altre da somministrare a dieci malati di emofilia.

5.      Medicine per 300 malati di talassemia (Exjade).

6.      Antidoti, specialmente per il veleno di serpente, dal momento che i casi di morsi aumentano con l’estate.

7.      Medicine utilizzate per le sale parto (come Oxytocin), soprattutto alla luce del continuo aumento quotidiano delle nascite, il cui livello giornaliero ammonta circa a 70 nell’ospedale Shifa di Gaza City.

8.      Tinture utlizzate per i raggi X e le tomografie.

9.      Diversi tipi di rifornimenti medici utilizzati per il reparto maternità (come i sondini per l’alimentazione del bambino), completamente esauriti.

10.  Vari generi di attrezzi utilizzati in chirurgia: spago per il parto, attrezzi per la chirurgia laparoscopica, la cura intensiva (manometri CV), l’ortopedia (filo di Kirsch), le operazioni a cuore aperto, la chirurgia oculistica, gli elettrocardiogrammi (Ecg) e le cardiotocografie (Ctg), tutti i tipi di catetere di Nelaton, pellicole per le tomografie, cerotti di varie dimensioni, materiale microporoso e diversi generi e dimensioni di siringhe e copri-scarpe da indossare al lavoro.

 

Il Pchr ritiene che interrompere e/o ostacolare il rifornimento regolare di medicinali e di strumenti sanitari alle scorte del Ministero della Sanità della Striscia di Gaza costituisca una violazione del diritto dei palestinesi ad accedere ai servizi medici. Per questo, si tratta di una chiara violazione degli obblighi legali del Ministero della Sanità di Ramallah per quanto riguarda il rispetto, la difesa e la promozione del diritto alla salute. Il Pchr è anche consapevole del fatto che la comunità internazionale contribuisce al budget annuale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) di Ramallah, e che nel budget del Ministero della Sanità sono inclusi tutti i rifornimenti medici approvati.

 

Il Pchr chiede:

 

§         l’intervento immediato del presidente palestinese, affinché si assicuri che il Ministero della Sanità di Ramallah realizzi la consegna dei rifornimenti in questione alle strutture sanitarie della Striscia di Gaza;

§         l’azione immediata dello stesso Ministero della Sanità di Ramallah, perché consegni tutte le medicine e gli attrezzi citati sopra e scongiuri il rischio di una crisi sanitaria che minacci le vite dei palestinesi nella Striscia;

§         un’indagine approfondita, trasparente e indipendente che porti alla luce le ragioni dietro l’ostruzione all’arrivo dei rifornimenti, e chiami in causa chiunque ne sia ritenuto responsabile.

 

                             

Documento pubblico

 

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