La denuncia di RaiNews24: ‘L’esercito israeliano ha fatto uso di armi di distruzione di massa contro la Striscia di Gaza’.

Dal nostro corrispondente.

Un’inchiesta televisiva ha denunciato un possibile uso da parte dell’esercito israeliano, di armi contro i civili a effetto cancerogeno. Queste armi sono state usate negli ultimi mesi  nelle varie aree della Striscia di Gaza.

Tale  inchiesta è stata condotta da una Tv italiana, RaiNews24, che l’ha trasmessa ieri sera, mercoledì 11 ottobre.

Ne emerge l’eventuale uso da parte di Israele di armi che hanno provocato dei gravi danni fisici, tipo l’amputazione degli arti, e gravi ustioni.

 

L’inchiesta si basa sulle testimonianze di medici della Striscia di Gaza, e sulle analisi di laboratorio effettuate in Italia. Inoltre, i giornalisti che hanno svolto questa indagine sono gli stessi ache avevano denunciato l’uso di bombe al fosforo contro la resistenza irachena nella zona di Falluja, da parte dell’esercito di occupazione americano in Iraq.

Alcuni rapporti israeliani hanno riferito che il prof. Yezhak Ben Yisrael, che dirige “il Centro per lo Sviluppo dei metodi di combattimento dell’esercito israeliano-Mfat”, ha dichiarato alla Tv italiana che “l’arma, sospettata di essere stata utilizzata nella Striscia di Gaza, permette di colpire gli obiettivi senza causare alcun danno ad altri”.

 

E’ da sottolineare che esiste un’arma che è stata sviluppata dall’esercito americano, il “DIME”, che uccide limitando però i danni a ciò che sta in prossimità dell’obiettivo colpito.

 

L’indagine della rete Rai24news” è stata condotta a seguito dei rapporti medici provenienti da Gaza, che evidenziano la presenza di persone con gravi ferite, ma di cui non si riesce a capire l’origine. I medici palestinesi hanno riferito di un  numero elevato di feriti che hanno dovuto subire l’amputazione degli arti inferiori, di salme bruciate completamente e di ferite all’interno delle quali non si è trovato alcuna scheggia o frammenti  metallici.

 

I medici ritengono che si tratti di schegge che non è possibile rilevare attraverso le radiografie. Dalle testimonianze incluse nel rapporto, emerge che la maggior parte dei danni sono stati provocati dall’utilizzo di missili lanciati soprattutto durante il mese di luglio, da aeroplani senza pilota, i droni.

Il dott. Habash Wahidi, responsabile dell’unità di cura intensiva dell’ospedale “Martiri di Al-Aqsa”, nel centro della Striscia di Gaza, ha riferito che “gli arti inferiori delle persone colpite sono stati amputati, come fosse stata utilizzata una sega apposita per tagliare le ossa”.

Per ciò che riguarda gli arti amputati, erano presenti segni di ustioni causate da calore molto elevato.

 

Il dott. Juma’a As-Sakka, dell’ospedale “Ash-Shifa’a” di Gaza, ha riferito che i medici hanno notato “dei piccoli buchi formati nei corpi delle persone colpite", ma che non è stato possibile trovare nessun tipo di elemento estraneo né all’interno né all’esterno dei corpi stessi.

I giornalisti italiani lanciano il sospetto che l’esercito di occupazione abbia utilizzato armi simili al DIME, cioè  “materiali esplosivi prodotti con metalli stagni”, sviluppati dall’esercito americano.

Per vedere il filmato: http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/10102006_gaza.asp

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