La depressione è in crescita nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza

MEMO. Più del 50% dei palestinesi della Cisgiordania occupata ed il 70% della Striscia di Gaza soffrono di depressione e disturbi da stress post-traumatico (PTSD), secondo un sondaggio condiviso dalla Banca Mondiale e dal Centro Statistico Palestinese (PCBS). I risultati del sondaggio sulle condizioni psicologiche sono stati presentati martedì a Ramallah.

Il sondaggio ha rivelato che i palestinesi di Gaza soffrono di livelli più elevati di PTSD rispetto a quelli della Cisgiordania e che gli uomini hanno sintomi più gravi delle donne, poiché tendono ad essere esposti a eventi traumatici in misura maggiore. Il sondaggio è stato condotto dopo l’offensiva israeliana di 11 giorni contro Gaza, nel maggio 2021, durante la quale furono uccisi 253 palestinesi, tra cui 66 bambini, e più di 1.900 persone furono ferite.

La Banca Mondiale ed il PCBS hanno affermato che i risultati del sondaggio mostrano che il benessere mentale dei bambini, dei giovani e dei caregiver è peggiorato drasticamente da allora. Il 10% dei palestinesi di Gaza ha perso un familiare o un amico nell’attacco israeliano; un altro 10% è stato ferito; e il 25% ha visto la propria casa danneggiata o distrutta.

Inoltre, il sondaggio ha identificato una relazione diretta tra la povertà estrema e l’aumento dei disturbi di salute mentale. Ciò è significativo dato che oltre due milioni di palestinesi vivono nella Striscia di Gaza e in condizioni economiche in deterioramento, come diretta conseguenza del blocco imposto dallo stato d’Israele sul territorio dal 2006.

Intorno al 70% della popolazione palestinese di Gaza sta lottando con l’insicurezza alimentare e ha bisogno di aiuti, affermano i dirigenti del Programma Alimentare Mondiale. La disoccupazione si aggira intorno al 69%. Le bombe israeliane hanno devastato la comunità imprenditoriale e le infrastrutture, il che significa che la ripresa sarà molto difficile.

Secondo l’agenzia di stampa WAFA, tra i partecipanti al workshop organizzato dalla Banca Mondiale e dal PCBS vi erano rappresentanti di ministeri, istituti di ricerca, università, federazioni, organizzazioni internazionali e istituzioni dell’ONU.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.