La European Campaign to end the siege on Gaza: 'Tenere d'occhio Israele dopo il rapporto del Consiglio dei diritti umani sull'attacco alla Freedom Flotilla'

Bruxelles – InfoPal. La Campagna Europea contro l'assedio di Gaza, che ha sede a Bruxelles, esprime apprezzamento per il rapporto del Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, concernente l'aggressione delle forze speciali israeliane contro la Freedom Flotilla (FF) avvenuta il 31 maggio scorso.

Il rapporto – afferma la Campagna Europea – offre un resoconto dell'azione israeliana condotta contro la FF, la quale è sfociata in uccisioni, torture fisiche e psicologiche, umiliazioni ai danni dei partecipanti stranieri alla FF: una palese violazione degli artt. 6, 7, 9, 10 e 19 della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici.

La Campagna Europea – che ha partecipato all'organizzazione della FF – afferma che “i risultati del rapporto sull'aggressione israeliana alla FF, che ha causato nove vittime tra i partecipanti, è da considerarsi una vittoria, anche se parziale, sia per la giusta causa della fine dell'embargo a Gaza sia per onorare il sangue di quei martiri”.

La missione internazionale che ha svolto l'indagine sull'attacco israeliano alla FF ha ascoltato in vari Paesi (Gran Bretagna, Svizzera, Giordania, Turchia) circa cento testimoni tra i partecipanti internazionali che si trovavano a bordo delle navi, mentre Israele s'è rifiutato di collaborare con la Commissione d'inchiesta.

La Campagna Europea afferma che “il rapporto del Consiglio dei diritti umani stabilisce nettamente l'illegalità dell'attacco alla FF, in base all'art. 55 del Patto delle Nazioni Unite, e chiarisce inoltre che l'embargo stesso è illegale, mentre i proclami degli occupanti sui 'razzi palestinesi' non giustificano in nessun caso l'embargo imposto”.

La Campagna Europea sottolinea la necessità che a questo rapporto del Consiglio dei diritti umani dell'Onu facciano seguito risoluzioni che impediscano ad Israele di ripetere queste azioni, specialmente mentre la Freedom Flotilla 2 si accinge a partire per Gaza prima della fine dell'anno. Poiché accontentarsi di questo rapporto senza una mobilitazione ufficiale contro Tel Aviv ci fa temere che possa accadere qualcosa di più grave di quanto accaduto alla FF 1″.

Inoltre invita a considerare le minacce del generale Gabi Ashkenazi nelle quali egli promette una “fine sanguinosa”, simile a quella della FF1, alla FF 2 ed altre iniziative simili intraprese per portare aiuti alla popolazione embargata. Pertanto sarà bene mantenere alta la guardia con un'adeguata mobilitazione internazionale.

Prossimamente, la campagna pubblicherà un comunicato dettagliato coi particolari del rapporto del Consiglio dei diritti umani dell'Onu, il quale conterrà indicazioni su come portare avanti la mobilitazione, allo scopo d'incriminare gli occupanti israeliani per le loro azioni, fino ad una risoluzione che obblighi Israele a togliere l'embargo sulla Striscia di Gaza imposto ormai da quasi cinque anni.

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