“Abbiamo annunciato l’inizio di uno sciopero della fame finché mio padre non sarà libero”, ha affermato la figlia di al-Akhras, Tazkeer.
“Eravamo davanti alla stanza dell’ospedale […] e non ci è stato permesso di vederlo. C’erano guardie di sicurezza dentro e fuori”, ha affermato, riferendosi alle guardie dell’Autorità carceraria israeliana.
Ha aggiunto che la polizia israeliana ha aggredito suo padre venerdì “in modo brutale” e “ora non ci permettono di raggiungerlo”.
La Corte Suprema israeliana ha congelato la detenzione di al-Akhras il 23 settembre. Lo sciopero continuerà fino al suo rilascio
Al-Akhras, che è in sciopero della fame da 90 giorni, è stato arrestato il 27 luglio ed è tenuto in detenzione amministrativa, politica israeliana che consente di incarcerare i palestinesi senza né accusa né prove.
Circa 4.400 palestinesi si trovano attualmente nelle carceri israeliane – di cui 39 donne, 155 bambini e 350 in detenzione amministrativa.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.