Ramallah-PIC. La famiglia del ventunenne Muhannad al-Aqabi, del villaggio di Hura, Negev, ha iniziato questo lunedì uno sciopero della fame a oltranza, per protestare contro il rifiuto israeliano di consegnare il corpo del giovane per la sepoltura.
Secondo il sito di notizie palestinese Arab 48, la famiglia di Aqabi ha intenzione di continuare con la protesta se le autorità d’occupazione non restituiranno al più presto il cadavere del figlio.
In un contesto relativo, il magistrato della corte israeliana a Beersheba ha rilasciato, questo lunedì, Omar al-Aqabi, il fratello di Muhannad, dopo essere stato accusato da Israele di non aver impedito un crimine prima che avvenisse.
Il procuratore israeliano ha affermato nella sua accusa che Omar sapeva dell’intenzione di suo fratello di voler eseguire un attacco ma si è astenuto dal riportarlo alla polizia.
Muhand al-Aqabi ha ucciso un israeliano e ferito altri 11 ad ottobre, nella stazione ferroviaria di Beersheba, prima di essere ucciso. La sua famiglia crede che abbia agito in legittima difesa.