La Flotilla anti-assedio parte dall’Italia verso la Striscia di Gaza

Roma – Agenzie. Il comitato internazionale per rompere l’assedio ha dichiarato che la Flotilla anti-blocco, che ha cominciato il suo tour a metà maggio dal nord d’Europa con lo slogan “Per un avvenire giusto per la Palestina”, si prepara a salpare, dal porto di Palermo, in Sicilia, per l’ultima parte del suo tragitto in direzione di Gaza.

Il Comitato ha confermato mercoledì sera, in un comunicato stampa, che questo viaggio è un rinnovato tentativo di rompere l’assedio ingiusto e inumano imposto a Gaza da 11 anni e di ribadire il diritto dei Palestinesi alla libertà di movimento verso e dalla loro patria.

Ha confermato che il piano iniziale dell’Alleanza internazionale della Flotilla della libertà, che regolamenta queste navi, è limitato al trasporto di decine di militanti internazionali e di personalità del mondo intero che hanno a loro volta un messaggio d’amore e di solidarietà con il popolo palestinese, che vive sotto occupazione e in stato di assedio e dove 2 milioni civili palestinesi nella Striscia di Gaza subiscono punizioni collettive che minacciano la loro vita.

“A causa della tragica situazione in cui si trovano gli ospedali della Striscia di Gaza assediata e a causa della penuria di medicinali, l’Alleanza che organizza le navi ha deciso di trasportare dei medicinali essenziali e strumenti medici per aiutare a curare i feriti della Grande marcia per il ritorno, degli ultimi tre mesi, e in risposta all’appello dei feriti che hanno tentato di lasciare la Striscia di Gaza, per le cure mediche,  a bordo della barca da pesca locale che è stata fermata dalle autorità d’occupazione israeliana, circa due settimane fa”.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha apprezzato il sostegno locale alle navi che hanno rotto il blocco nei porti di sosta, più recentemente nel porto italiano di Palermo, dove il sindaco della città ha elogiato e incoraggiato la Flotilla.

La Flotilla ha rivelato i dettagli di navigazione delle navi, partite dal Nord Europa due mesi fa e fermatesi in circa 20 porti europei, documentata da foto e video di viaggio e accompagnata da eventi di solidarietà, materiale disponibile sui siti dell’Alleanza e del Comitato internazionale per rompere l’assedio.

James Godfrey, portavoce del Comitato internazionale per rompere l’assedio, ha dichiarato che “queste navi sono necessarie per fare luce sul fallimento della comunità internazionale a mettere fine all’assedio ingiusto e contribuiscono a esporre la posizione politica di diversi Paesi che tollerano questo crimine commesso dalla forza occupante contro 2 milioni di Palestinesi, molti dei quali sono rifugiati”.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi