La forza della resilienza: preghiera comunitaria sulle macerie della casa di Elyan

Gerusalemme occupata – PIC. I residenti di al-Issawiya hanno recitato la preghiera del venerdì sulle macerie della casa della famiglia Elyan, demolita pochi giorni fa dalla polizia israeliana.

Durante il sermone del venerdì (khutba), Sheikh Ekrema Sabri, il predicatore della moschea di al-Aqsa, ha invitato i palestinesi di Gerusalemme ad unirsi e affrontare i piani dell’occupazione.

Sheikh Sabri ha spiegato che 30 mila case sono minacciate di demolizione a Gerusalemme, per colpa delle molte restrizioni sull’ottenimento di una licenza edilizia.

“Il numero dei palestinesi di Gerusalemme è aumentato di sei volte dall’occupazione della città nel 1967, nonostante arresti, deportazioni e tentativi di sfratto”, ha aggiunto.

Giovedì sera, la polizia d’occupazione ha distrutto la tenda in cui si erano riparati i membri della famiglia Elyan dopo la demolizione della loro casa a due piani, avvenuta martedì sera.

Fadi Elyan, guardiano della moschea di al-Aqsa, ha affermato che la polizia israeliana ha rimosso la tenda della sua famiglia che era stata allestita sulle macerie della casa.

La polizia israeliana ha sparato alla cieca granate assordanti durante la demolizione della tenda per disperdere i palestinesi che stavano manifestando e ha rimosso uno striscione appeso in solidarietà sulle macerie dell’edificio.