La Fratellanza musulmana condanna l’aggressione israeliana su Gaza e accusa gli Stati Uniti di averla permessa

Memo. La Fratellanza musulmana, in Egitto, ha condannato la recente aggressione israeliana contro il popolo di Gaza, sostenendo che l’appoggio ottenuto da Benjamin Netanyahu durante la sua visita a Washington, ha spinto il primo ministro israeliano ad agire in questo momento.

In una dichiarazione rilasciata il 12 marzo scorso, la Fratellanza sostiene che Netanyahu è ritornato dagli Stati Uniti con un accresciuto senso di potere, dopo aver constatato le adulazioni del presidente Obama rivolte alla lobby sionista. “L’atteggiamento di sottomissione degli Stati Uniti nei confronti di Israele accresce la vanità e l’aggressività della leadership sionista, conferendole quel senso di immunità che la ha spinta a iniziare i bombardamenti sulla Striscia di Gaza assediata, colpendo leader della resistenza, donne e bambini”.

Secondo il Movimento islamico al Cairo, “gli israeliani sono i nemici della vita e i nemici dell’umanità. L’assassinio è al centro della loro ideologia. Israele vuole infiammare il Medio Oriente: del resto, perché non dovrebbe volerlo, avendo appena ricevuto il sostegno incondizionato dalla superpotenza mondiale, e avendo la garanzia del silenzio degli altri paesi occidentali?”

La Fratellanza musulmana ha condannato la “brutale aggressione” israeliana, e ha esortato gli arabi e i musulmani a “svegliarsi, e a sostenere il popolo palestinese davanti alle uccisioni sistematiche e agli spostamenti coatti”. La dichiarazione ha sottolineato l’importanza per i popoli della regione e i musulmani in tutto il mondo di dimostrarsi uniti contro la giudeizzazione di Gerusalemme e la minaccia incombente sulla moschea al-Aqsa.

“Anche la riconciliazione palestinese è presa di mira dagli israeliani”, sostiene la Fratellanza. “Chiediamo agli arabi e ai musulmani di usare tutti i mezzi politici ed economici per fare pressione sui governi occidentali e degli Stati Uniti, affinché essi abbandonino la loro inclinazione ad appoggiare le aggressioni sioniste, per consentire al popolo palestinese di vivere con dignità”.

Traduzione per InfoPal a cura di Stefano Di Felice