La Giordania consegna all’ANP i documenti che dimostrano i diritti dei residenti del quartiere Sheikh Jarrah

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press. La Giordania ha consegnato decine di documenti e contratti di locazione all’Autorità Palestinese, per attestare la proprietà (storica, ndr) dei residenti del quartiere “Sheikh Jarrah”, nella Gerusalemme occupata, poiché Israele sta cercando di espellerli attraverso sentenze di sfratto che non hanno base documentale.

Il portavoce del ministero per i Media, Dhaifallah Al-Fayez, ha dichiarato in una nota pubblicata sul sito web ufficiale del ministero, che “negli anni si è svolto un attento e lungo processo di ricerca  della documentazione delle proprietà nei registri dei dipartimenti ufficiali giordani”.

“Era evidente che il ministero giordano per l’Edilizia e lo Sviluppo aveva siglato contratti per l’affitto di unità abitative per un certo numero di famiglie di Sheikh Jarrah nel 1956”, ha aggiunto.

Al-Fayez ha, inoltre, spiegato: “Nell’anno 2019, l’ambasciata palestinese ad Amman ha ricevuto, su richiesta della Palestina, copie certificate conformi di tutti i documenti trovati, che sono contratti di locazione, corrispondenza, registri ed elenchi dei nomi degli inquilini. All’ambasciata è stata inoltre consegnata una copia autenticata dell’accordo tra il ministero dell’Edilizia e dello Sviluppo e l’UNRWA del 1954 e del processo di ricerca continua per documenti risalenti a più di 60 anni.

Al-Fayez ha affermato che “radicare i gerosolimitani sulle loro terre e case e proteggere i loro diritti sono impegni permanenti del Regno nello sforzo di sostenere i fratelli palestinesi”, sottolineando la “condanna assoluta giordana dei tentativi illegali e disumani da parte di (Israele) di espellere i palestinesi dalle loro case e terre e il suo rifiuto verso la violazione dei loro diritti”.

Decine di famiglie palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah temono di essere sfrattate dalle loro case, in cui hanno vissuto dal 1956, a beneficio dei coloni.

Le organizzazioni palestinesi per i diritti umani affermano che le decisioni di sfratto nel quartiere di “Sheikh Jarrah” rientrano nel quadro di un piano per ebraicizzare la città di Gerusalemme, che comprende anche la demolizione di case, la confisca di terre e altro.

Le famiglie arrivarono nel quartiere dopo la catastrofe del 1948 e vi si stabilirono in accordo con il governo giordano (che aveva autorità sulla Cisgiordania, compresa Gerusalemme, fino al 1967) e con l’UNRWA.

Traduzione per InfoPal di Angela Lano