Riceviamo da emergenzalibano@unponteper.it e pubblichiamo.
LA GUERRA CONTINUA, GRAZIE CONDI.
Ieri Un ponte per ha manifestato insieme agli Statunitensi per la pace e la giustizia di fronte alla ambasciata statunitense a Roma per protestare contro la opposizione Usa alla adozione di una richiesta di cessate il fuoco immediato e senza condizioni da parte della conferenza di Roma.
A simboleggiare ciò Un ponte per ha messo in scena una performance che impersonava la signora Condoliza Rice mentre bruciava una bandiera della pace.
Questo il testo del comunicato diffuso:
Lopposizione statunitense ha impedito che la conferenza di Roma approvasse lunica cosa che conta in questo momento per quattro milioni di libanesi da 13 giorni sotto un attacco brutale: la richiesta di cessare il fuoco immediatamente.
Lo aveva chiesto il segretario generale dellOnu, lo hanno chiesto i paesi arabi e la Russia, lo ha chiesto il presidente di turno dellUnione Europea, lo ha chiesto, per tre volte, il primo ministro Libanese, lo aveva chiesto lItalia già prima della conferenza.
Limperativo di risparmiare le vite umane si è ridotto ad una timida richiesta di moderazione.
Continueranno invece a cadere bombe, missili, bombe al fosforo, bombe a frammentazione su una popolazione atterrita e in fuga. Continuerà linsicurezza anche per la popolazione israeliana.
Come sempre i potenti fanno le guerre e i deboli le subiscono. In Libano, come in Afganistan, in Iraq, come in Palestina.
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