Imemc. Il ministero palestinese per gli Affari dei prigionieri ha denunciato il pesante aumento delle violazioni israeliane nei confronti dei bambini palestinesi. In particolare, ha riferito che i soldati israeliani quest’anno hanno rapito 900 bambini palestinesi contro i 700 nel 2011.
Il ministro ha fatto sapere che in seguito all’ultimo attacco contro Gaza e al cambiamento di status riconosciuto dalle Nazioni Unite alla Palestina, i soldati israeliani hanno intensificato i loro attacchi, in particolare nei confronti di giovani e bambini palestinesi.
Il 95% dei bambini rapiti è stato picchiato e ha subito maltrattamenti e abusi durante l’arresto; la maggioranza di loro è stata portata via dalle proprie case in piena notte, tra le 2 e le 4. L’esercito ha violentemente fatto irruzione sfondando le porte e danneggiando i mobili e le proprietà durante violente perquisizioni.
I bambini sono stati ammanettati e bendati, i soldati hanno violentemente aggredito e insultato i genitori che cercavano di difenderli e evitare il loro arresto. I soldati inoltre hanno portato via i bambini senza alcun mandato e non rivelando la loro destinazione.
Il ministro riferisce che molti dei minori rapiti subiscono abusi e torture durante il loro arresto; inoltre, fa sapere che i soldati picchiano e danno calci con le loro armi e gli stivali, talvolta anche con bastoni. Questo è quanto sta accadendo; in molti casi i soldati, oltre che insultare e imprecare, sparano colpi di arma da fuoco, lanciano bombe a gas e granate.
I bambini vengono picchiati anche durante il trasporto verso i centri di detenzione. I soldati, con calci e pugni, li costringono a sedersi per terra e non sui sedili delle jeep militari, mettendo le gambe sopra il loro viso e la testa.
In molti casi, i soldati che guidano le jeep e i camion accelerano per poi frenare bruscamente, facendo sbattere violentemente i bambini all’interno del veicolo, causando ferite gravi al corpo e alla testa. In seguito, durante l’interrogatorio i bambini vengono torturati minacciando di continuare la tortura a meno che non confessino e forniscano nomi di amici o parenti
Molte volte, gli israeliani sottopongono i bambini a ore e ore di interrogatorio mentre sono tenuti seduti su piccole sedie con le mani ammanettate dietro la schiena e le gambe legate. I bambini vengono anche bendati e costretti a stare in piedi contro il muro per diverse ore, all’aperto sotto la pioggia o sotto al sole ad alte temperature.
Il ministro afferma inoltre che durante gli interrogatori gli israeliani usano ripetutamente scariche elettriche, costringendo i prigionieri a bere acqua calda bollita, in maniera simile a ciò che ha subito Nassar Aref Jaradat, 16 anni, dal paese di Sair vicino alla città di Hebron, a sud della Cisgiordania.
Nassar è stato rapito il 2 febbraio 2010 e portato al campo militare di Etzion dove è stato costretto a stare al freddo e sotto la pioggia per diverse ore, venendo più volte picchiato con calci e pugni. Successivamente quando è stato portato nella stanza dell’interrogatorio, è stato sottoposto a pesanti scariche elettriche fino a perdere conoscenza.
La maggioranza dei bambini rapiti è detenuta e interrogata in centri che si trovano negli insediamenti illegali israeliani come Keryat Arba’, Maaleh Adumim, Dan Shomron e molti altri, dove i prigionieri sono interrogati e torturati e la Croce Rossa non viene mai informata sulla loro posizione precisa.
Ci sono 140 bambini palestinesi attualmente in fase di interrogatorio o in attesa di giudizio; 200 bambini sono detenuti da Israele, tra cui 32 sotto i 16 anni.
Come accade per i detenuti adulti, i bambini palestinesi prigionieri sono privati dei loro diritti fondamentali e garantiti internazionalmente. Alle loro famiglie e agli avvocati non è concesso di sapere dove si trovino di preciso e in molti casi nemmeno il motivo del loro arresto.
Israele viola costantemente tutte le leggi e i trattati internazionali, in particolare riguardo alla tutela dei minori, continuando a rapire, torturare e imprigionare i bambini palestinesi. Inoltre, la maggior parte delle vittime dei ripetuti attacchi di Israele a Gaza sono civili, soprattutto bambini e neonati.
I bambini palestinesi rapiti sono considerati dagli israeliani come dei “futuri terroristi”. Israele perciò utilizza ogni misura illegale e ogni tipo di abuso contro di loro, tra cui privazione del sonno, di cibo e di acqua, tortura estrema, molestie sessuali; inoltre nega le visite alla famiglia e agli avvocati e cerca di convincere i minori a lavorare per la sicurezza di Israele dicendo loro che la tortura finirebbe se iniziassero a collaborare.
E’ doveroso ricordare infine che Israele ha anche applicato una legge militare conosciuta come Ordine Militare 132 che permette all’esercito di rapire e interrogare i bambini palestinesi che hanno 12 anni.
Traduzione per InfoPal a cura di Elisa Ticinelli