InfoPal. Proseguono i sequestri israeliani di adolescenti palestinesi in varie località della Cisgiordania e di Gerusalemme. Costituiscono un obiettivo particolare i figli di attivisti impegnati contro il Muro o nel sostegno ai Prigionieri. Tale tattica di pressione è volta a dissuadere le famiglie palestinesi dal proprio impegno civile e politico contro l’occupazione.
Mercoledì all’alba, le forze israeliane hanno rapito 7 minorenni palestinesi nel distretto di Hebron e 2 a Gerusalemme Est, dopo aver invaso le loro abitazioni.
Secondo fonti locali, diversi veicoli militari hanno invaso la cittadina di Tabaqa, a sud di Doura, a Hebron, e hanno rapito tre ragazzi.
Monqeth Abu ‘Atwan, capo del Comitato per i detenuti palestinesi a Betlemme, ha dichiarato che i soldati hanno perquisito la sua abitazione e rapito suo figlio Mohammad,di 15 anni.
Mohammad era già stato imprigionato e rilasciato pochi giorni fa.
Le forze israeliane hanno rapito anche Qusai Kamel al-Atrash, uno studente delle superiori, Mo’men Jamal Abu Hawwash, 15 anni, Ahmad Hakam Harbiyyat, 15 anni, e Ahmad Raed Shanan, 15 anni.
A Beit Ummar, nel nord di Hebron, sono stati rapiti gli studenti Ahmad Mohammad ‘Awad e Rashid ‘Ali ‘Awad, entrambi di 17 anni.
Mohammad Awad, portavoce del Comitato popolare contro il Muro e gli insediamenti, ha affermato che 15 soldati hanno invaso la sua abitazione e hanno rapito suo figlio Ahmad.
A seguito delle invasioni e sequestri di ragazzi, sono scoppiati scontri con le forze di occupazione, che hanno lanciato lacrimogeni e granate a percussione.
Invasioni e aggressioni dell’esercito israeliano sono state segnalate anche nel campo profughi di al-Fawwar, e nelle cittadine di Doura e Beit Ummar.
A Gerusalemme, soldati israeliani hanno fatto irruzione in diverse abitazioni di at-Tour e hanno rapito due ragazzi palestinesi: Faisal Abu al-Hawa e Mohammad ‘Afif Abu al-Hawa, entrambi di 17 anni.
(Fonti: Quds Press e Imemc)