La legge in questione concede ai tribunali israeliani la facoltà di impedire al presidente israeliano la concessione della grazia ai prigionieri palestinesi e perfino il potere di alleggerire le pene detentive loro inflitte.
Secondo il sito ebraico di informazione “Walla”, la nuova legge concede ai giudici israeliani che ravvisino “reati di omicidio a sfondo nazionalista”, secondo la definizione israeliana, il potere di decidere quando concedere la grazia ai prigionieri e quando non concederla, stabilendo che la decisione debba essere specificata subito dopo la condanna, cosa che si traduce, di fatto, in una restrizione della concessione della grazia, che è attualmente assegnata alle competenze del presidente israeliano.
La legge è stata presentata alla Knesset per la votazione dopo essere stata approvata dal governo israeliano, durante la seduta settimanale di domenica scorsa.
La bozza preliminare è considerata il primo passo sulla strada dell’approvazione o della bocciatura della legge da parte della Knesset, dal momento che è necessario che una legge passi attraverso tre distinte approvazioni per entrare in vigore ed essere applicata.
A seguito dell’approvazione del disegno di legge, Bynt ha dichiarato di accogliere favorevolmente la votazione, affermando: ”Possiamo dire che oggi la Knesset è tornata al buon senso”.
Traduzione di Federica Pistono