La Lega dei giornalisti palestinesi ha condannato le violazioni israeliane contro la libertà di informazione in Palestina.

Gaza – Infopal

La Lega dei giornalisti palestinesi ha condannato con forza le aggressioni israeliane contro i reporter e le agenzie stampa: "Tali attacchi – ha sottolineato – servono a cancellare la libera informazione e a impedire che vengano svelati i continui crimini commessi contro il popolo palestinese".

In un comunicato stampa, di cui il corrispondente di Infopal ha ricevuto copia, la Lega ha dichiarato che le violazioni dei diritti dei giornalisti e della loro libertà, attraverso persecuzioni, arresti, ferimenti, invasione delle sedi di lavoro, sequestro di documenti, macchine fotografiche, computer e strumentazioni professionali, "rappresenta una chiara violazione dei diritti umani e dell’informazione".

Ieri, le forze di occupazione israeliane hanno invaso diversi uffici stampa e sedi TV nella città di Nablus, in Cisgiordania, e hanno sequestrato diverse attrezzature. Hanno arrestato, inoltre, il giornalista Mohammad al-Halayqa di Hebron.

La Lega ha aggiunto: "L’aggressione dei militari israeliani giunge a una settimana dall’arresto di Halayqa da parte delle forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese, che lo hanno torturato, e a un giorno dal ferimento del collega Yacoub Abu Ghalwah, fotografo dell’agenzia stampa ‘Associated Press’ di Gaza”.

E ha sottolineato che le continue aggressioni contro i giornalisti che operano in Palestina hanno l’obiettivo di terrorizzarli e di costringerli a interrompere il lavoro. Un lavoro che serve a far conoscere al mondo le violazioni israeliane.

Pertanto, la Lega ha invitato associazioni, organizzazioni internazionali e locali, giornalisti occidentali a seguire con attenzione le violazioni della libertà di informazione compiute dal governo israeliano e ad operarsi per liberare al-Halayqa e gli altri colleghi detenuti.

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