La Libia post Gheddafi: sì alla memoria degli atleti israeliani uccisi a Monaco

Da La Repubblica: Silenzio per le vittime di Monaco. Apertura del mondo arabo

Il Cio continua a dire no al minuto di raccoglimento durante la cerimonia inaugurale dei Giochi per ricordare gli atleti israeliani, ma il team leader della Libia la pensa diversamente: “Siamo assolutamente favorevoli”.

Londra – Intorno al quarantennale del dramma di Monaco 1972, quando undici atleti israeliani furono uccisi dai terroristi palestinesi di ‘Settembre Nero’, si moltiplicano richieste, iniziativa, ma anche qualche polemica. La richiesta israeliana, che va avanti da tempo, è chiara: fare un minuto di raccoglimento durante la cerimonia di inaugurazione dei Giochi londinesi. Il Cio però non la pensa allo stesso modo: “Potremo rendere loro omaggio in un altro contesto, la cerimonia di apertura non è l’ideale per una commemorazione di questo tipo”, aveva detto nei giorni scorsi Rogge.

Un muro contro muro nel qualche però spiragli di speranza vengono proprio dal mondo arabo: “L’Olimpiade è la festa dei popoli e della pace. Quindi noi del comitato olimpico della Libia siamo assolutamente favorevoli all’idea di fare 1′ di silenzio durante l’Apertura per ricordare le vittime israeliane di Monaco ’72”, comunica Milad Agila, ‘team leader’ della rappresentativa libica. “Nello sport libico tutto è cambiato da quando non c’è più Gheddafi – ha spiegato Agila -. Con lui la situazione era orribile, ora le cose vanno molto meglio e ci sono idee differenti. Per questo siamo favorevoli anche all’idea del minuto di silenzio per Israele”. Intanto è stato appena rilasciato il presidente del comitato olimpico libico Ahmed Nabil al-Taher al-Alam, che era stato rapito da un gruppo che lo riteneva compromesso con il regime di Gheddafi. “Adesso è libero e domani arriverà

qui a Londra – annuncia il team leader della Libia -. Era stato rapito per una storia di stupide rivalità ma ora è tutto finito e c’è l’Olimpiade”.

Pur senza fare riferimento eplicito al minuto di silenzio, segnali importanti erano arrivati anche dal Il capo della missione iraniana a Londra 2012, Bahram Afsharzadeh, che ha spiegato che gli atleti del suo paese gareggeranno senza problemi anche contro gli israeliani. In passato l’Iran era stato molto criticato perché sia ad Atene 2004 che a Pechino 2008 aveva costretto alcuni atleti a ritirarsi pur di non affrontare rappresentanlti di Israele. “Saremo fedeli allo sport”, ha spiegato Afsharzadeh.

Ora c’è attesa per la conferenza stampa che sarà tenuta mercoledì nell’ambasciata israeliana a Londra da Ankie Spitzer e Ilana Romano, vedove di un allenatore e un atleta israeliani rimasti uccisi a Monaco. Le due donne consegneranno al presidente del Cio, Jacques Rogge, una petizione con oltre 100 mila firme per ottenere un minuto di silenzio alla cerimonia d’apertura di Londra2012.

Il Cio dal canto suo ha inviato una lettera al neonato parlamento ebraico d’Europa, firmata da Jacques Rogge, “Interverrò con un discorso alla commemorazione del 6 agosto”, dove ci saranno i familiari, il sindaco Boris Johnson, rappresentanti del governo e della squadra d’Israele ed il presidente del Coni Gianni Petrucci e Mario Pescante.