Durante una conferenza stampa che si è tenuta a Tel Aviv il 13 dicembre, la madre di Shaul ha affermato: “Sig. Haniyeh (massimo leader di Hamas a Gaza), provi che Shaul è vivo, e metteremo a soqquadro lo stato per ottenere uno scambio di prigionieri”.
Ha aggiunto: “Ho insegnato a mio figlio l’etica dell’esercito e l’ho mandato a difendere lo stato. Su questa base, credo che l’esercito non lasci i suoi morti e i suoi feriti sul campo. I leader militari devono sopportare la responsabilità e portare nostro figlio a casa”.
Riferendosi agli ufficiali israeliani, ha aggiunto: “Nonostante tutte le promesse che ho ricevuto, non c’è niente sul terreno riguardo al ritorno di mio figlio disperso. Questa è una responsabilità del governo e dell’esercito”.
La signora Shaul ha riaffermato che suo figlio è stato lasciato ferito sul campo di battaglia e che adesso è nelle mani di Hamas.
Uno degli ufficiali dell’esercito che ha risposto alla conferenza stampa ha cercato di farla tacere quando lei ha affermato che l’esercito non si è sforzato per far tornare il figlio.
Traduzione di F.H.L.