La madre di Manasra riesce a sfiorare la mano del figlio imprigionato

PIC. La madre del prigioniero Ahmed Manasra, detenuto nelle carceri israeliane da quando aveva 14 anni, ha dichiarato di aver potuto toccare il dito del figlio, per la prima volta dal suo arresto, avvenuto sette anni fa.

Crudeltà israeliane. Nelle dichiarazioni alla stampa, la madre di Manasra ha affermato di aver chiesto al giudice israeliano di stringere la mano al figlio, ma lui si è rifiutato e le ha permesso di toccargli il dito solo per due minuti.

“Ho toccato il dito di mio figlio per la prima volta in sette anni”, ha dichiarato ai giornalisti dopo una sessione del processo israeliano per prolungare la detenzione in isolamento di Ahmed Manasra.

La scorsa settimana, la famiglia del prigioniero gerosolimitano Ahmed Manasra, 21 anni, ha lanciato un appello ai gruppi internazionali per i diritti umani affinché intervengano per salvare il figlio dalla detenzione in isolamento e per lavorare al suo rilascio prima che la sua salute psicologica si deteriori ulteriormente.

La madre ha dichiarato che le condizioni di salute mentale di Manasra sono peggiorate a causa della sua prolungata detenzione in una cella di isolamento nel carcere di Ashkelon, aggiungendo che non gli è permesso vedere o parlare con nessuno nel carcere.

La madre ha chiesto di fare pressione sull’autorità di occupazione israeliana per porre fine all’isolamento del figlio, esprimendo la speranza di poterlo abbracciare.

Organismi internazionali, tra cui l’Unione Europea e le Nazioni Unite, hanno già chiesto l’immediato rilascio di Manasra, detenuto all’età di 14 anni.