Jenin – PIC. La madre del prigioniero Mohammed Hussein Jaradat del villaggio di Silat al-Harthiya ad ovest della città di Jenin, a nord della Cisgiordania occupata, ha potuto far visita a suo figlio, prigioniero, per la prima volta dalla data del suo arresto avvenuto ben 13 anni fa.
La donna ha riferito al nostro corrispondente, martedì, di aver ottenuto un’autorizzazione straordinaria che le permette finalmente di visitare suo figlio, imprigionato nella prigione di Ramon. La madre aveva tentato ripetutamente di ottenere un permesso, ma l’occupazione ogni volta rifiutava, con la scusa della “sicurezza”.
La donna ha sottolineato che anche organizzazioni giuridiche hanno partecipato agli sforzi per ottenere l’autorizzazione di visita.
Sia la madre sia il figlio sono rimasti scioccati per la gioia e la sorpresa di potersi rivedere dopo 13 anni.
L’occupazione ha permesso una visita di solo mezz’ora.
Da considerare che il prigioniero Mohammed Hussein Jaradat (31 anni) è condannato al carcere a vita, ma le autorità di occupazione israeliane rifiutano di concedere permessi di visita alla sua famiglia col pretesto dei motivi di sicurezza.
Traduzione di Giovanna Vallone