Tel Aviv – The Cradle. Un nuovo sondaggio condotto dall’Institute for National Security Studies (INSS) presso l’Università di Tel Aviv ha rivelato le opinioni degli ebrei israeliani in merito al fatto che i soldati israeliani debbano essere perseguiti per aver violentato detenuti palestinesi e se Israele debba lanciare una guerra su larga scala contro Hezbollah e l’Iran.
Il sondaggio ha posto una domanda sui cinque soldati recentemente accusati di aver torturato e aggredito sessualmente un detenuto palestinese nel famigerato campo di Sde Teiman.
Il sondaggio affermava: “Se si scopre che c’è una base per sospettare contro i cinque, come dovrebbero essere trattati?”
Una grande maggioranza di ebrei israeliani, il 65 percento, ha risposto: “Dovrebbero essere disciplinati solo a livello di comando”.
Al contrario, solo il 21 percento ha affermato che dovrebbero essere perseguiti. Il restante 14 percento ha affermato: “Non lo so”.
Il sondaggio chiedeva anche: “Pensi che Israele dovrebbe o non dovrebbe obbedire al diritto internazionale e mantenere i valori morali in guerra?”
In risposta, il 47 percento degli ebrei israeliani ha affermato che l’esercito “non deve obbedire”. Solo il 42,5 percento ha affermato che “deve obbedire”. Il restante 10,5 percento ha affermato “non lo so”.
Il sondaggio ha anche chiesto: “Quale pensi che dovrebbe essere la risposta di Israele agli attacchi di Hezbollah?”
In risposta, il 52 percento degli ebrei israeliani ha affermato: “Israele deve avviare un’ampia attività militare anche a costo di una guerra regionale”.
Tra questi, il 27 percento che ha affermato che la guerra regionale dovrebbe includere anche “l’occupazione e un certo controllo dei territori del Libano meridionale”.
Al contrario, il 17 percento degli ebrei israeliani ha risposto che “Israele dovrebbe rispondere localmente a tutti gli attacchi ed evitare il più possibile un’escalation e un deterioramento in una guerra su vasta scala”.
Un ulteriore 26 percento degli ebrei israeliani ha affermato: “Israele dovrebbe avviare un’attività militare limitata a danneggiare Hezbollah”.
Il sondaggio ha inoltre chiesto: “Nelle attuali circostanze, è consigliabile per Israele intraprendere un’azione militare diretta contro l’Iran?”
In risposta, il 52 percento degli ebrei israeliani ha risposto positivamente con “sì” o “penso di sì”.
Al contrario, il 37,5 percento ha detto “no” o “non credo”. Il restante 17,5 percento ha detto di non saperlo.
In un’altra domanda, il sondaggio chiedeva: “Cosa ti preoccupa di più, le minacce alla sicurezza di Israele dall’esterno o le tensioni socio-religiose all’interno di Israele?”
In risposta, il 39 percento ha detto che le minacce alla sicurezza di Israele dall’esterno li preoccupano di più. Circa il 51 percento ha detto che le tensioni socio-religiose all’interno di Israele sono più preoccupanti.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.