La magistratura israeliana respinge richiesta di liberazione di prigioniero palestinese anziano e malato

Quds Press. Un comitato speciale della magistratura israeliana ha respinto la richiesta di liberazione anticipata dell’anziano detenuto malato di cancro, Mowaffaq Aruq, 79 anni, di Yafa, Nazareth, nei territori occupati nel 1948 (Israele), nonostante abbia già scontato due terzi della sua pena.

Il Club dei prigionieri palestinesi ha dichiarato che Al-Aruq, che è detenuto dal gennaio 2003 e sta scontando una pena detentiva di 30 anni, sta affrontando una difficile condizione di salute a causa del suo cancro all’intestino.

Ha spiegato che il cancro è stato rimosso nel 2020 e il prigioniero ha subito una resezione dello stomaco e, con l’inizio del peggioramento delle sue condizioni di salute, nel 2019, sta affrontando la negligenza medica (uccisione lenta): vengono rinviate la diagnosi e le cure necessarie.

Commentando la decisione del comitato, il Club dei prigionieri ha confermato che tale decisione era attesa alla luce delle altre emesse in casi simili durante lo scorso anno, tra cui il caso del martire Nasser Abu Hamid, il caso dell’anziano prigioniero Fuad al-Shobaki, così come il caso del prigioniero Ahmed Manasra.

Il prigioniero Al-Aruq è detenuto nel carcere di Ashkelon, insieme a 35 altri prigionieri, tra cui 17 malati, la maggior parte dei quali affetti da malattie croniche.

Il prigioniero Aruq è sposato e padre di sei figli, e ha 21 nipoti, a cui l’occupazione priva di fargli visita.

Aruq è uno dei 24 prigionieri che soffrono di cancro e tumori a vari livelli, tra più di 600 malati.