La magistratura spagnola archivia il ‘caso Shahadeh’

Madrid – Palestine-info. Nella serata del 13 aprile, la Suprema corte spagnola ha definito chiuso il caso del massacro nel quartiere di ad-Durj, a Gaza, nel quale rimase ucciso nell'estate del 2002 il fondatore delle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas, Salah Shahadeh, assieme a decine di abitanti del quartiere, tra cui molti furono i morti e i feriti.

La Suprema corte si è rifiutata di accogliere la richiesta di un processo d'appello e di andare oltre nell'inchiesta, come invece chiesto da organizzazioni giuridiche. Ciò in contrasto con la sentenza del Tribunale nazionale del giugno 2009 che, fornendo risposta alla causa intentata, ha stabilito di non potersi occupare della questione col pretesto che la Spagna non dispone della competenza territoriale per aprire un fascicolo in merito. Cosicché i promotori della causa si rivolsero alla Suprema corte, presentando un ricorso, in ragione del fatto che quella è la sede più adatta.

Fawzi Barhum, portavoce di Hamas, ha commentato la vicenda: “Il crimine commesso nel 2002 venne criticato dal mondo intero, concorde nel definirlo un crimine contro i diritti dei palestinesi, pertanto esso va trattato sia da parte dei tribunali locali che internazionali”.

Barhum, sottolineando l'esigenza di un processo per gli autori di quel crimine, chiede alla Spagna di ritornare sui suoi passi, “riaprendo il fascicolo e coinvolgendo gli altri Paesi che ancora si interessano ai nostri diritti”.

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