La mancanza di carburante nella Striscia di Gaza ostacola lo svolgimento delle attività lavorative.

Gaza – Infopal

 La grave crisi nella fornitura di carburante alla Striscia di Gaza sta causando il blocco di tutti i mezzi a benzina: le attività dei commercianti, degli uomini d’affari, dei giornalisti sono bloccate. Tutti sono costretti a utilizzare i taxi, almeno finché non finiranno le scorte di benzina anche per loro.

Mahmud al-Khazendar, presidente della lega dei proprietari dei distributori di carburante, in un’intervista rilasciata al corrispondente di Infopal, ha raccontato: "La benzina è esaurita dal 18 di febbraio. Quasi tutte le auto cha vanno a benzina sono ferme. Il fabbisogno giornaliero di benzina è di 120 mila litri, ma in due settimane ne ho erogati 150 mila litri in tutto". E ha aggiunto che "la decisione israeliana di concedere la distribuzione di 75 mila litri alla settimana è soltanto per i casi umanitari".

E ha proseguito spiegando che "ci sono promesse da parte europea per rifornire la Striscia di carburante in generale e non solo di benzina". 

Da parte sua, il giornalista Zakaria at-Telmis ha riferito al corrispondente di Infopal.it che il suo lavoro si è fermato a causa della fine del carburante: "Ho deciso di non coprire le notizie nelle zone lontane, perché la benzina manca e se si trova, costa troppo. Attualmente, il carburante viene venduto al mercato nero".

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