Gaza-PIC e Quds Press. Lunedì mattina, le navi da guerra israeliane hanno aperto il fuoco contro i pescatori palestinesi al largo delle coste della Striscia di Gaza.
Testimoni hanno affermato che le forze della marina israeliana hanno sparato colpi e usato cannoni ad acqua nell’attacco ai pescherecci che si trovavano a sole tre miglia dalla zona di as-Sudaniya, a nord-ovest di Gaza.
I pescatori palestinesi sono stati costretti a tornare a terra.
Sempre lunedì, veicoli militari israeliani sono entrati nell’enclave assediata a nord della città di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza.
Bulldozer israeliani hanno spianato aree di confine tra spari di mitragliatrici e fumogeni da parte delle forze di occupazione.
In base agli accordi di Oslo firmati nel 1993, Israele è obbligato a consentire la pesca palestinese fino a 20 miglia nautiche al largo delle coste della Striscia di Gaza, ma ciò non è mai stato attuato e nel corso degli anni Israele ha fissato limiti variabili alla zona di pesca, che è stata ridotto a tre miglia nautiche.