La Marina israeliana spara contro i pescatori palestinesi e gli attivisti del Free Gaza.

Gaza – Infopal. Fuoco sui pescatori. Questo pomeriggio, le navi israeliane hanno sparato ai pescherecci palestinesi al largo delle coste di Beit Lahiya, nel nord della Striscia.

Due pescatori sono rimasti feriti: Husam Sultan, 32 anni, è stato raggiunto alla testa da un frammento di proiettile; Muhammad Sultan, 19, ha il corpo lacerato da schegge.

L’attacco costituisce un’altra delle violazioni della tregua israelo-palestinese siglata il 19 giugno scorso.

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Questa mattina, le navi della Marina israeliana hanno sparato contro i pescatori di Gaza e gli attivisti internazionali del Free Gaza e dell’ISM che si trovavano sulle imbarcazioni per "monitorare le aggressioni israeliane".

Il Free Gaza ha riferito che le navi israeliane hanno sparato proiettili veri contro i pescherecci palestinesi al largo delle coste di Gaza.

La Marina israeliana abitualmente aggredisce i pescatori della Striscia, sparando loro contro, arrestandoli e sequestrando le barche, in violazione del diritto internazionale e degli Accordi di Oslo. Va ricordato che la pesca è una delle poche risorse economiche della Striscia assediata e affamata.

Israele ha posto un "Limite di pesca" a circa 11 km (6 miglia nautiche) dalle coste di Gaza. Il diritto nautico internazionale e gli Accordi di Oslo prevedono invece un limite di circa 50 km (20 miglia nautiche). Nel 2002, l’Autorità nazionale palestinese e quelle israeliane si sono accordaate su 12 miglia (22,2 km).

Il Free Gaza Movement e l’ISM hanno deciso di sostenere le attività dei pescatori di Gaza accompagnandoli in mare, nella speranza che le navi israeliane non aprissero il fuoco:

01-09-2008 Gaza Attivisti del Free Gaza e dell’ISM accompagnano pescatori palestinesi in mare.

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