MEMO e InfoPal. Secondo quanto riferito da Arabi21.com, la morte di Israa al-Gharib, in Cisgiordania, ha scatenato forti reazioni nei social media per il sospetto che sia legata a un omicidio d’onore, uno dei tanti che ancora vengono eseguiti.
La storia della morte della ragazza è diventata virale sui social media, grazie all’hashtag arabo #All of us are Israa Al-Gharib, diffuso da giovani in Palestina e all’estero
La 21enne palestinese lavorava in salone estetico e gli attivisti hanno pubblicato le sue foto pubblicitarie. Amici e conoscenti sostengono che Al-Gharib sia stata uccisa dai membri della sua famiglia dopo che era apparsa in un breve video su Instagram insieme a un giovane che aveva chiesto ai genitori il permesso di fidanzarsi con lei.
La sua famiglia ha fatto dichiarazioni contrastanti, dicendo inizialmente che la ragazza era morta a seguito di una caduta, poi perché era posseduta dai “jinn” (spiriti), come si usava dire nel passato quando qualcuno era “fuori dalla norma sociale”. Tuttavia, si tratta di un “delitto d’onore”, ancora molto diffuso in Palestina, che prende di mira le donne e che passa sempre sotto silenzio, tranne quando, come in questo caso, diventa virale a causa dei social media.
Lunedì, il primo ministro dell’Autorità palestinese Mohammad Shtayyeh ha annunciato che sono stati arrestati dei sospetti in relazione alla morte di Al-Gharib e ha promesso che le indagini continueranno, ma probabilmente, come consueto, gli assassini del “delitto d’onore” rimarranno impuniti.